Senza Filtro - Si è costituito presso l’Università della Tuscia il gruppo di ricerca in EsoAgroBiologia (Greab) per studi di base ed applicati nei settori delle scienze agrarie, biologiche e ambientali.
Il termine esobiologia o astrobiologia fu coniato negli anni '50 dal biologo statunitense Joshua Lederberg per definire quel settore della biologia che studia la possibilità di vita extraterrestre e la sua eventuale natura.
Da quegli anni senza dubbio la ricerca di tracce biologiche diventò di grande interesse per gli esobiologi, che iniziarono sia attività di laboratorio che studi speculativi, progredendo di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie aerospaziali.
In termini più generali l’esobiologia si occupa anche della sopravvivenza degli organismi terrestri in ambiente extraterrestre, compreso lo studio della vita dell’uomo in tali condizioni e la possibilità di coltivare organismi utili alla sopravvivenza dei cosmonauti su stazioni orbitanti e/o basi extraterrestri. Il gruppo di ricerca in EsoAgroBiologia dell’Università della Tuscia si è costituito ufficialmente allo scopo di proporsi come soggetto scientifico per lo studio delle discipline agrobiologiche inerenti gli ambienti extraterrestri, naturali o confinati.
Il gruppo si compone di nove Unità scientifiche:
Microbiologia Agraria (Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica), Responsabile Francesco Canganella
Microbiologia del Suolo (Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica), Responsabile Elena Di Mattia
Chimica Agraria (Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica), Responsabile Alessandro d’Annibale
Micologia (Dipartimento di Scienze Ambientali), Responsabile Silvano Onofri
Nutrizione Umana (Dipartimento di Scienze Ambientali), Responsabile Gianni Tomassi
Conservazione degli Alimenti (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari), Responsabile Fabio Mencarelli
Genetica (Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica), Responsabile Fabrizio Palitti
Produzioni Vegetali (Dipartimento di Produzione Vegetale), Responsabile Francesco Saccardo
Microscopia Elettronica (Centro Interdipartimentale di Microscopia Elettronica), Responsabile Anna Maria Fausto
Il professor Francesco Canganella, promotore del Greab, riveste il ruolo di coordinatore, è esperto di ambienti non convenzionali ed estremi ed ha recentemente partecipato come Principal Investigator alla Missione Spaziale Eneide, che ha visto coinvolto tra gli altri l’astronauta italiano Roberto Vittori.
Queste unità di ricerca, coordinate dagli studiosi sopra menzionati, si avvarranno come di consueto della collaborazione di colleghi e di esperti del settore, creando le necessarie sinergie per una proficua attività scientifica e concorrendo così alla costituzione di una massa critica all’interno dell’ateneo viterbese in grado di proporsi quale riferimento affidabile per futuri progetti e iniziative di studio in ambito sia nazionale che internazionale.
Le esperienze di ricerca maturate sinora da molti componenti del Greab su tematiche legate ad ambienti non convenzionali, estremi e spaziali rappresentano un valido punto di partenza. Questo aspetto, unito alle solide competenze di base e all’esperienza possedute da tutti i membri, è una garanzia per sviluppare e raggiungere coralmente gli obiettivi scientifici sopra descritti.
Da un punto di vista scientifico l’attenzione verrà rivolta in particolare all’approfondimento di aspetti sia di base, quali l’origine e la diffusione della vita nello spazio, la risposta degli organismi viventi alle condizioni extraterrestri ed il loro adattamento ad esse, che applicati, come ad esempio lo sviluppo di preparati nutraceutici o di prodotti freschi per l’alimentazione dei cosmonauti.
Inoltre la progettazione di microcosmi ad hoc destinati alla stazione spaziale internazionale o ad altri ambienti extraterrestri (es. Luna, Marte) viene ritenuta una interessante linea di ricerca sia per quel che concerne gli aspetti di base che applicativi, poiché, parallelamente allo studio di ecosistemi artificiali in ambienti non convenzionali o addirittura estremi, può fornire le necessarie informazioni ai fini dell’ottenimento di produzioni vegetali a ciclo chiuso.
Il Greab ha già in programma alcune iniziative sia scientifiche che divulgative, che si svolgeranno nei prossimi mesi presso l’Università della Tuscia. Si tratta in particolare di un workshop sugli ambienti spaziali e di una giornata divulgativa per gli studenti delle scuole medie superiori e dell’università.
Verranno presentati gli aspetti agrobiologici caratteristici di ambienti spaziali, naturali o artificiali, nonché i risultati ottenuti dagli esperimenti scientifici con cui l’ateneo ha contribuito alla Missione Spaziale Eneide: Microspace, ideato dal gruppo del professor Canganella e Aes (Agrospace Experiment Suite), messo a punto dal gruppo del professor Francesco Saccardo e dal dottor. Marco Casucci.