Senza Filtro - “Vicinanza, solidarietà, attenzione e un sostegno concreto e fattivo per il prossimo futuro”. Giuseppe Fioroni, responsabile del dipartimento enti locali della Margherita, interviene sulla preoccupante vicenda dell’Alta di Bagnoregio.
L’azienda che si occupa di sistemi di protezione anticorrosiva di qualità per tubazioni e nella quale sono stati messi in cassa integrazione 50 dei 63 dipendenti per 13 settimane.
“La questione commenta Fioroni non è certo di facile soluzione e si trascina ormai da tempo immemorabile. Stiamo parlando, tra l’altro, di un’azienda che nel suo campo ha ricevuto dei notevoli riconoscimenti per la qualità dei prodotti fabbricati. Non è mio compito certamente entrare nelle dinamiche aziendali che hanno portato a questa fase assolutamente critica. In qualità di parlamentare viterbese, tuttavia, sento la necessità di esprimere tutto il mio appoggio ai lavoratori e alle famiglie interessate dal provvedimento di cassa integrazione”.
Un appoggio morale che va accompagnato necessariamente a un impegno concreto delle istituzioni e a una seria riflessione su quanto non è stato fatto in passato in termini di una politica seria del rilancio del territorio e delle sue risorse economiche.
“La crisi dell’Alta aggiunge Fioroni non è la prima che si verifica nella Tuscia. Basti pensare a quella che sta interessando il comparto ceramico di Civita Castellana. Evidentemente, e non è certo una novità, chi ha amministrato la nostra provincia negli anni scorsi e chi l’ha rappresentata in parlamento da una posizione di maggioranza non è stato in grado di rispondere alle richieste pressanti dei cittadini in maniera adeguata.
Troppo spesso appiattiti nell’appoggiare la politica economica di un governo che ha spaccato l’Italia tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, i rappresentanti del centrodestra hanno sottovalutato l’incancrenirsi di una crisi strutturale dalla quale si può e si deve uscire. E’ inaccettabile che del personale qualificato, come quello dell’Alta di Bagnoregio, debba guardare al futuro con angoscia”.
Quello che serve, dunque, è uno scatto d’orgoglio e un deciso cambiamento di rotta nel futuro immediato.
“Chi è impegnato in politica come me conclude Fioroni non deve sottrarsi davanti alle assunzioni di responsabilità che, anche indirettamente, gli vengono richieste dai cittadini. In questo momento vitale per la vita del paese, nel quale è in ballo il rilancio o meno del sistema Italia, ognuno deve fare la sua parte e, nel prossimo governo dell’Unione, uno dei miei obiettivi primari sarà quello di sostenere con forza le ragioni delle nostre terre. Un territorio pieno di potenzialità e risorse che merita maggiore comprensione e rispetto”.