Tarquinia - Bonatesta (An)
"Caro Feltri, restuituisci il Cardarelli"
Tarquinia 24 marzo 2006, ore 2,30
Senza Filtro - "Se un giornalista come Giovanni Floris, conduttore del programma di Raitre "Ballarò", e un altro giornalista come Vittorio Feltri, direttore di "Libero", ricevono lo stesso premio, c'è qualcosa che non va, che non torna, che non funziona. Forse uno dei due è fuori posto e dovrebbe restituirlo. E sarebbe il caso lo facesse Feltri".
E' quanto dichiara il senatore viterbese Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai, riferendosi al premio internazionale "Tarquinia - Vincenzo Cardarelli - La palma dell'eccellenza", la cui V edizione si è celebrata ieri sera nella città etrusca.
"Il premio "Vincenzo Cardarelli" -spiega Bonatesta- è organizzato dall'assessorato alla Cultura della Provincia di Viterbo, che è di sinistra, dalla Regione Lazio, che è di sinistra, ed è diretto da Maurizio Costanzo, che è di sinistra. Non a caso i premiati sono stati tutti o quasi tutti di sinistra, da Floris a Dacia Maraini e Giobbe Covatta fino a Ferruccio De Bortoli, direttore de "Il Sole 24 ore". L'unico di destra era Vittorio Feltri, cui evidentemente era stato assegnato il ruolo della foglia di fico".
"Floris, l'erede di Santoro, -continua l'esponente di An- è stato premiato nella sezione giornalismo radiotelevisivo con la seguente motivazione: "Per aver portato all'interno di un modulo televisivo, il talk show, motivi di innovazione, favorendo la semplificazione del difficile dibattito politico".
Mentre la motivazione del premio a Feltri (sezione giornalismo carta stampata) è stata: "Perché la sua imprevedibile fantasia gli ha consentito oggi, dirigendo "Libero", ma anche in passato con altre direzioni, di far sì che i propri giornali portassero la sua impronta in ogni pagina e in ogni titolo".
E Costanzo, nell'introdurre la premiazione e nel parlare della figura e dell'opera del poeta Vincenzo Cardarelli, -aggiunge il senatore- ha detto: "E' stato un irregolare, contrapposto all'attuale stagione di inutili regolari"".
"Ora, -è la chiosa finale di Bonatesta- siamo perfettamente d'accordo con "Cicciobaffo". Solo che lui stesso e Floris sono proprio degli "inutili regolari", cioè conformisti. Al contrario di Feltri, che è esattamente un "irregolare", un anticonformista. Ma allora che c'entrava in quella (cattiva) compagnia, non si sentiva un po' in imbarazzo?"