Senza Filtro - “Come, e in che misura, gli utili record presentati da Enel spa alla comunità finanziaria andranno a beneficio dei territori oberati dalle sue servitù? E quanto, di queste cifre da capogiro, sarà utilizzato per sostenere le imprese e le fasce sociali più svantaggiate, secondo una logica solidaristica di cui una società a controllo pubblico dovrebbe tenere conto”.
A indirizzare, nei confronti della società elettrica, due quesiti che investono direttamente l’ingombrante presenza dei suoi impianti a Civitavecchia e Montalto di Castro è l’assessore agli affari istituzionali, Regino Brachetti, dopo aver esaminato i conti 2005 illustrati da Enel spa, dai quali emergono profitti in miliardi di euro.
“Ciò che salta all’occhio prosegue l’assessore è lo stridente contrasto tra la sostenuta antieconomicità degli impianti ospitati sul nostro territorio, (che per inciso costituiscono il più grande polo energetico d’Europa), con la quale viene giustificato l’obbligo di riconvertirli, e le percentuali a doppia cifra degli utili dichiarati, con annessi piani di espansione all’estero.
Ora, senza entrare nel merito dei progetti di riconversione, anche per rispetto dei giudici amministrativi che saranno a breve chiamati a pronunciarsi sull’argomento, mi sembra quanto meno discutibile l’atteggiamento assunto dalla società nei confronti degli enti locali e delle comunità costrette a convivere con le sue centrali.
A parte i pochi spiccioli dispensati a qualche Comune, non mi risulta infatti sia mai esistita una disponibilità concreta di Enel spa a contribuire ai progetti di sviluppo infrastrutturale e sociale delle zone in cui è presente, e men che meno è stata mai presa in considerazione la possibilità di reimpiegare una parte di questa enorme mole di denaro, per applicare tariffe agevolate alle imprese locali, che hanno nei costi energetici una pesantissima voce negativa dei bilanci, e soprattutto nei confronti delle categorie più deboli, come i pensionati e gli anziani, di frequente in affanno per pagare le salate bollette elettriche.
Credo che al di là dei discorsi di politica industriale, sia questa la vertenza che la Regione Lazio debba aprire con Enel spa: ad una pesante coabitazione deve corrispondere un adeguato risarcimento, da individuare attraverso la concertazione con le comunità e gli enti locali interessati” ha concluso Brachetti