Senza Filtro - Superstrada, pochi giorni fa, direzione Viterbo - Orte, nel tratto tra Vitorchiano e Bomarzo.
Cinque Tassi, tutti adulti, alcuni probabilmente appartenenti alla stessa famiglia, morti ai margini della carreggiata, a poca distanza tra di loro, nel giro di non più di 150 metri.
Altre volte era capitato di trovare un esemplare solitario, sempre nello stesso tratto stradale, investito di notte da un’ auto che non era riuscita ad evitarlo ma cinque sono tanti, forse troppi.
Ci sembra ovvio pensare che anche questi poveri animali abbiano avuto la stessa disavventura nell’ attraversare la strada.
Per questi animali, le autostrade e le superstrade sono vere e proprie barriere invalicabili, costringendoli in aree limitate, senza più possibilità di muoversi secondo ciò che istinto e natura ha loro insegnato.
In paesi più civili del nostro, quando si costruisce una strada si lasciano dei tunnel, dei sottopassi dove gli animali possono passare dall’ altra parte senza il rischio di finire investiti. Sappiamo bene, operando come volontari della Lipu nel settore del recupero, della conservazione e dell’ antibracconaggio, che le sensibilità sono diverse. Senza dover essere per forza bracconieri, c’è chi percepisce la protezione della fauna selvatica, un impegno secondario che viene dopo i bisogni primari delle persone.
Chi gestisce le strade potrebbe non avere un grande interesse nel fare in modo che questi splendidi animali (non sono i soli), non ci rimettano la pelle. Ciò che invece dovrebbe loro preoccupare sicuramente, è l’ incolumità delle persone. Immagino che “l’ incidente” che ha visto coinvolti i tassi abbia provocato danni anche alle auto, che l’ impatto avrebbe potuto rivelarsi potenzialmente pericoloso.
Chiediamo alle autorità, ai gestori delle strade, di occuparsi seriamente del problema che per noi non è di scarsa rilevanza per tutte le implicazioni che esso comporta. Per una volta che occuparsi di protezione degli animali coincide con l’aumento della nostra sicurezza, facciamo in modo che chi di dovere si attivi, con strumenti idonei ed ovviamente incruenti, atti ad eliminare od almeno ridurre drasticamente il rischio.
Enzo Calevi
Delegato LIPU-VT