Senza Filtro - Certo che se i segnali concreti di cambiamento indicati da Fioroni e da Federlazio che scimmiottano a basso livello territoriale le dritte date da quel management di Confindustria tifoso della sinistra, c’è da tremare.
Meno male che gli italiani non hanno dimenticato i pasticciati e costosissimi stadi o le stazioni di metrò abbandonate pensati da Luca di Montezemolo coordinatore dei mondiali di calcio “Ilalia 90”. E neppure le disinvolte commesse di De Benedetti che ai tempi di tangentopoli rifilava computer non certo modernissimi a tutti gli enti pubblici. Ed ancora la Fiat che ha cominciato finalmente a competere sul mercato solo allorquando il ministro Maroni ha negato ulteriori “sussidi” di “Pantalone”.
L’industria assistita dai soldi degli italiani non ci interessa caro Fioroni e compagni…. Bene ha fatto Berlusconi a mandarla a quel paese in Confindustria, ricevendo applausi da parte dell’imprenditoria seria….E non diciamo altre balle come quelle di una fantomatica e numerosissima clack al suo seguito, per favore…
Bruno Barra