Senza Filtro - Noi del Comitato No-Coke di Tarquinia, pur condividendo le preoccupazioni dichiarate da Alessandro Antonelli, non possiamo far altro che accogliere con favore, le adesioni e la militanza di ogni cittadino alle nostre iniziative, considerandole un mezzo per arrivare, prima di tutto, al blocco definitivo della conversione a carbone della Centrale Enel di Tvn.
Tutte le attività fino ad oggi intraprese sono il frutto di decisioni collegiali, scaturite dal concerto tra le varie anime del movimento, che vede nelle pubbliche assemblee, un fondamentale strumento di confronto democratico, al di là di ogni possibile strumentalizzazione.
Tutte le iniziative prese da singoli individui, in contrasto con la volontà dell’assemblea, non possono in alcun modo essere considerate azioni legate all’attività no coke.
Quando questo è accaduto il comitato si è immediatamente e pubblicamente dissociato attraverso la diffusione di comunicati stampa: un esempio per tutti è rappresentato dal caso del manifestino che incitava la polazione a disertare il voto sulla base dell’ipotetico assioma Prodi=Berlusconi=Carbone.
Per distinguere all’interno delle due coalizioni i candidati da sostenere, in quanto contrari all’utilizzo del carbone come combustibile, abbiamo elaborato una piattaforma No-Coke che è stata accettata collegialmente dalla assemblea in cui è stata presentata. Quella è stata l’ultima occasione per apportarvi qualsiasi modifica, dopodiché il documento è stato presentato a tutte le segreterie politiche ed a tutti i candidati al senato ed al parlamento.
Da quando il nostro comitato agisce sul territorio, sono arrivati risultati prima di allora insperati, come il blocco dei lavori a mare della centrale Enel di Civitavecchia.
Considerare un comitato come il nostro, come una varietà informe e priva di un’identità culturale ben precisa, immatura, e perciò facilmente strumentalizzabile, non ci trova in alcun modo d’accordo.
Siamo consapevoli che ogni cittadino aderente al comitato No-Coke può in alcuni casi ricoprire anche incarichi politici, oppure essere un leader o avere alti ruoli amministrativi all’interno di un ente locale, ma questo non può impedirci di lavorare insieme per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Se qualcuno ha dei contributi da dare alla causa, sono i benvenuti alle nostre assemblee, ed il loro apporto avrà lo stesso peso di quello dato da centinaia di altri attivisti che, con la loro umiltà e sacrificio, sono i protagonisti anche delle più piccole vittorie.
Se qualcuno ha pensato che le iniziative svolte fino adesso fossero venate di radicalismo, non ha la più pallida idea di quello che si verificherà nel caso di un responso del Tar farorevole all’Enel.
Ringraziamo comunque il presidente dell’Università Agraria e l’aderente Alessandro Antonelli per tutto l’impegno assunto nella battaglia contro il carbone, per tutto quello che farà in futuro, e per i consigli che ci ha voluto dare, di cui faremo tesoro.
Comitato No-Coke di Tarquinia