Col Filtro - Sulla vicenda dei 50 lavoratori dell’Alta di Bagnoregio, messi in cassa integrazione per 13 settimane, interviene il circolo locale della Margherita con una lettera al primo cittadino Erino Pompei.
Il sindaco, nei giorni scorsi, aveva attaccato pesantemente Fioroni reo di aver dichiarato la sua vicinanza nei confronti dei lavoratori e delle famiglie interessate dal provvedimento.
“Stiamo registrando scrive la Margherita per l’ennesima volta la crisi del polo chimico di Bagnoregio e, quel che più ci dispiace, è che la preoccupante questione si risolva sui giornali in uno degli sport più di moda in Italia: lo scaricabarile.
L’unico fatto certo è che, la fabbrica, così noi bagnoresi siamo abituati a chiamare la Fimat oggi Alta srl, già nella seconda metà degli anni ’80, prese una china pericolosa, cui seguì una lenta ma progressiva riduzione delle maestranze che ha portato, inesorabilmente, alla grave crisi di oggi dove numerosi operai sono stati messi in cassa integrazione per molte settimane”.
"Un dispiacere - sostengono gli iscritti della Margherita - che aumenta in considerazione del fatto che il sindaco abbia sentito solamente il bisogno di interloquire con Fioroni, che ha soltanto dichiarato la propria solidarietà verso i lavoratori dell’Alta, senza pensare a come spendere parole e fatti nella direzione opposta, vale a dire a cercare sponde, appoggi o quant’altro possa servire per costruire un fronte unico e trasversale, indispensabile per avviare una strategia di difesa atta a salvare il salvabile”.
“Tutti vorremmo impedire la chiusura del polo chimico di Bagnoregio e tutti saremmo felici di dare una mano, ma, se ogni volta che qualcuno tenta di avvicinarsi ai problemi dell’Alta srl, viene aggredito come il peggior malfattore, sarà molto poco probabile trovare alleati disposti a impegnarsi su questa difficilissima battaglia.
D’altra parte i benefici politici derivati dalla costruzione del cosiddetto polo chimico bagnorese - afferma la Margherita rivolgendosi al sindaco Pompei - li hai riscossi sempre tu e i tuoi alleati, e questo ci fa pensare che sia del tutto naturale la tua posizione radicale di non accettare aiuti da nessuno. E ancora non va dimenticato il fatto che, in questi ultimi 5 anni, hai avuto la fortuna di poter amministrare in un ambito omogeneo del tutto favorevole, avendo dalla tua stessa parte politica: il Comune, di cui da oltre 25 anni sei il sindaco, la Provincia di cui sei stato assessore e con ampie deleghe, la Regione, in cui ti sei spesso vantato di avere forti entrature e il Governo, sempre a tuo dire, favorevole e disponibile. E se oggi siamo davanti a una crisi così grave viene da pensare che per l’Alta srl sia sfumata una grande opportunità”.
“Comunque conclude la lettera , per il bene di tutti i lavoratori, ti invitiamo, nel caso in cui fosse il centrosinistra a vincere le elezioni, a discutere insieme un piano di recupero e rilancio che trovi fondamento in tutte le forze politiche impegnate in azioni di Governo a qualsiasi livello. L’ultimo consiglio che sentiamo di darti, è quello di impegnarti concretamente nella battaglia dei fatti, spostando la tua azione negativa dagli attacchi personali, verso l’obiettivo sicuramente più positivo di una ricerca condivisa di alleati a sostegno di questi posti di lavoro messi seriamente in pericolo”.