Senza Filtro -Si terrà domani 29 marzo alle ore 15, presso l’aula magna dell’mniversità degli studi della Tuscia di Viterbo, l’assemblea per l’approvazione dell’accordo per il rinnovo del contratto aziendale del Banco di Brescia siglato da Cgil, Cisl, Uil e Dircredito. I lavoratori viterbesi interessati, in servizio presso le varie filiali della ex Banca del Cimino, sono circa 200.
Tra i vantaggi raggiunti spicca il “premio aziendale”, che per il 2005 sarà mediamente di 2.400 euro in contanti, mentre per i prossimi due anni, a fronte di un incremento dei dati di bilancio di almeno un 3%, il premio diventerà rispettivamente di 2600 e 2800 euro più 100 euro al fondo pensioni.
E poi ancora tikets pasto giornalieri a 5,20 euro, rimborsi chilometrici di 0,40 euro per ogni categoria di auto, un contributo per i familiari inabili, agevolazioni per i lavoratori studenti, premio di anzianità, indennità di trasferimento e facilitazioni per il mutuo casa primaria e così via.
Concordato anche un migliore percorso professionale che porterà all’inquadramento nell’area quadri direttivi di tutti i responsabili degli sportelli con 3 dipendenti mentre per i responsabili degli sportelli a 2 dipendenti è stata prevista un ’integrazione economica mensile pari 77,00 euro.
Le organizzazioni sindacali hanno anche costretto l’azienda ad impegnarsi per far cessare ogni forma di pressione tendente ad esasperare la prestazione lavorativa e, a seguito di verifica dei rapporti di adeguatezza tra i livelli di organico ed operatività, ad inserire nuovo personale, in particolare nelle rete di vendita.
Le trattative per raggiungere questo importante accordo si sono svolte sempre sulla piattaforma elaborata da Cgil, Cisl, Uil e Dircredito e non sono mancati momenti di rottura, pressioni e minacce di sciopero prima di arrivare alla conclusione della trattativa.
All’assemblea di domani saranno presenti, per illustrare nei dettagli l’ipotesi di accordo, i dirigenti sindacali facenti parte dei coordinamenti nazionali Maria Loda, Mauro Padovan, Silvio Cappelli, Paolo Cocchi e i rappresentanti aziendali Giovanni Barlocci e Ernesto Bruni che hanno seguito da vicino le varie fasi della trattativa.