Senza Filtro - La solita visione del criceto che nella gabbia continua a correre correre sulla stessa ruotina e non vede dove è la fine.
Questo è l’atteggiamento del Coordinamento dei pendolari di Capranica Sutri, Oriolo R. e Manziana Monteranno.
Il problema del collegamento di Viterbo con Roma non è solo un problema di pendolari.
Un capoluogo di provincia, con due scuole allievi marescialli (aeronautica ed esercito) ed un’università non può essere collegata a Roma ed al resto dell’Italia così come è ora!
Ne va dello sviluppo di una città e con essa di un territorio!
Bisognerebbe cambiare prospettiva in questo discussione. Il flusso degli utenti sia delle strade che della ferrovia non è solo quello di chi va a Roma, ma anche di chi viene a Viterbo!
Con buona pace di chi pretende che i treni si fermino pure sotto casa! Mi dispiace ma il problema dei collegamenti di Viterbo è molto molto più complesso.
Purtroppo i nostri politici locali non sembrano essersene accorti, ne a destra ne a sinistra, visti i risultati finora raggiunti!
Non entro nemmeno nella diatriba distorta di chi parla di numero di utenti, probabilmente per mancanza di altre motivazioni valide per giustificare la fermata di un treno.
Le proposte, poi, presentate del Coordinamento dei pendolari di Capranica Sutri, Oriolo R. e Manziana Monteranno nella loro lettera a Tusciaweb, non vanno certo nel tentativo di diminuire i tempi di percorrenza da e per Viterbo.
Proporre la “rottura del carico a Cesano”, ovvero di far fermare i convogli da Viterbo a Cesano e far proseguire poi i passeggeri con più frequenti corse da lì a Roma è singolare. Basterebbe fare un calcolo sulle attuali percorrenze.
Infatti considerando che l’unico treno diretto della mattina da Viterbo a Roma ci impiega ben 45 minuti ad arrivare a Cesano e un locale da Cesano a Roma Ostiense ce ne mette 50 abbiamo un totale di 95 minuti di percorrenza, ( senza considerare la fermata a Cesano per prendere l’eventuale coincidenza), contro gli attuali biblici 75!
Quelle proposte ci sono state presentate già altre volte dalle FS. Che strano che le stesse richieste vengano da un coordinamento dei pendolari.
Luigi Tozzi - pendolare di lungo corso