Senza Filtro -
Pregiatissimo
Piero Marrazzo
Presidente Regione Lazio
A più riprese lei ed i componenti la sua giunta hanno esaltato la volontà del Governo regionale di centro-sinistra di avere rapporti stretti e collaborativi con le Istituzioni locali: Provincie, Comuni, Comunità Montane, Università Agrarie.
La “concertazione” è considerata un fiore all’occhiello delle amministrazioni dell’Ulivo, ma nei fatti concreti essa rimane uno slogan elettorale, una promessa non mantenuta, un tentativo di dare fumo negli occhi in quanto contraddetto dai fatti e dalla realtà.
L’ultimo esempio di assoluta inconciliabilità tra promesse ed azioni è appunto rappresentato dalla vostra delibera di giunta n.651/2005.
Con tale atto si è decretato l’individuazione di nuove zone di protezione speciale e l’ampliamento di altre già in essere, interessanti il più vasto territorio regionale sottoposto a tutela.
Detto provvedimento ha certamente “conseguenze significative sui siti” e quindi prevede obbligatoriamente, giusto quanto previsto dal DPR 357/97, “una relazione documentata per individuare e valutare i principali effetti che il piano può avere sul sito” necessitando quindi di un doveroso e costruttivo rapporto con gli Enti Istituzionali interessati a detto provvedimento.
La richiamata Delibera 651/2005, così come prospettata:
crea una oggettiva paralisi amministrativa;
concreta l’impossibilità del rilascio di concessioni in sanatoria;
viola leggi regionali;
annulla provvedimenti emanati dagli Enti Locali;
contrasta con sentenze di merito, anche recenti, in materia;
viola i limiti previsti dalle disposizioni sulla caccia,
e, in poche parole, colpisce in maniera durissima i legittimi interessi delle popolazioni interessate.
Contro questo atto, assunto in barba ad una assoluta mancanza di confronto con le Istituzioni locali, sono già intervenuti rappresentanti istituzionali (anche della sua coalizione) che forse conoscono meglio di lei le realtà locali e percepiscono i gravissimi ed irreparabili danni che tale atto arreca al territorio.
La richiesta che viene fatta a lei e ai componenti la giunta Regionale è quella di revocare tale delibera e contestualmente aprire, all’insegna di quella concertazione di cui tanto la sinistra parla, ma che nei fatti respinge, un tavolo di confronto per rivedere gli ambiti territoriali interessati al fine di adottare un provvedimento che tuteli lealmente gli interessi ambientali ma anche economici delle popolazioni interessate.
Alla luce di quanto sopra la invito, quindi, ad adottare un atto in tal senso nell’unico interesse delle stesse popolazioni avendo come fine quello di rendere pratico quel concetto di collaborazione istituzionale che nei fatti avete sempre dimostrato di ignorare
Distinti saluti
Marcello Meroi