Senza Filtro -Carissimo Bruno (permettimi di darti del tu anche se non ci conosciamo), devo dire che sono pienamente d’accordo con te sul fatto che la politica vive di processi mediatici che portano a schierarsi con chi urla più forte, come dimostra il fatto che la quasi totalità della politica nazionale (tutta la destra e buona parte della sinistra) si è schierata dalla parte dell’Enel e del carbone.
Lo spazio che l’ex ente elettrico riesce ad avere sulla carta stampata e sulla televisione non può averla certo un Comune o un comitato di cittadini, per non parlare poi della nota e discutibile “influenza” che la beneamata ha sempre avuto sulla classe politica.
A questo “problema” della politica, o meglio dei politicanti, ne aggiungerei anche un altro: quello di formulare sentenze dopo aver ascoltato una sola campana.
Caro Bruno, il dirigente Enel che tu citi sarà pure un tuo amico, non lo metto in dubbio, ma è pur sempre un dirigente Enel.
Chiedere a lui se il carbone fa male è un po’ come chiedere all’oste se è buono il vino che vende. Se vuoi, sempre che ti interressi avere una più ampia veduta sulla questione, posso metterti in contatto con i vari comitati di medici, di ingegneri, scienziati (in tutto oltre 300 esperti) che si sono formati in questi anni e che ti potranno parlare con cognizione di causa degli effetti sulla popolazione delle polveri sottili emesse dal carbone.
Ma il problema in verità è un altro, non è una questione di maggiore o minore inquinamento, qui è in gioco il futuro ambientale ed economico del nostro intero territorio e di noi stessi.
La Tuscia e l’Etruria meridionale sono da 50 anni asserviti alla produzione energetica nazionale, con le conseguenze sulla salute (Tarquinia ha uno dei più alti indici di mortalità in Italia per tumori al polmone e leucemie), che purtroppo si conoscono. E cosa facciamo per arginare il problema?
Dismettiamo la vecchia centrale ad olio combustibile perché al termine del suo ciclo vitale ed invece di bonificare l’area (come vorrebbe la norma), la sostituiamo con una centrale a carbone dal doppio della potenza. E secondo te dovremmo anche ringraziare chi ci propina l’ennesimo scempio ambientale?
Luigi Serafini
Assessore all’Ambiente del Comune di Tarquinia