Senza Filtro - L’università agraria di Tarquinia, tra i suoi obiettivi, si è posta anche quello della valorizzazione delle aree archeologiche presenti nel suo territorio e del conseguente sviluppo di un indotto legato alla fruizione dei beni ambientali ed archeologici di cui siamo orgogliosi custodi.
Da quando lo scorso anno si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, infatti, si sta lavorando in collaborazione con altri enti e con le università in funzione di una conoscenza approfondita del nostro passato, realizzata attraverso la collaborazione alle ricerche storiche ed archeologiche, il finanziamento di studi e di scavi, la promozione di progetti inerenti alla storia e alla tradizione dell'università agraria.
A tale scopo, nello scorso anno, dopo aver costituito un gruppo di lavoro con valenza scientifica per la progettazione, di cui fanno parte professori delle Università di Roma e di Milano e la Soprintendenza per l’Etruria Meridionale, sono state gettate le basi per un proficuo rapporto di collaborazione anche con la cattedra di archeologia Medioevale dell’Università della Tuscia diretta dalla professoressa De Minicis.
In particolare si è deciso di intraprendere attività di studio e di rilievo per la realizzazione di un progetto di conoscenza archeologica e valorizzazione della Castellina e della Civita in età medioevale.
In questa prima fase l’università agraria ha offerto agli studiosi tutto il suo appoggio per le attività di rilievo e di studio che sono iniziate la settimana scorsa alla Castellina.
Tali attività, coordinate dalla dottoressa Casocavallo, sono svolte dagli studenti della cattedra di Archeologia Medioevale. Contestualmente l’università agraria e il dipartimento di Scienze del Mondo Antico dell’Università della Tuscia hanno predisposto uno schema di convenzione che impegnerà i due enti ad un fattivo rapporto di collaborazione per i prossimi anni.
Il presidente dell’università agraria Alessandro Antonelli, accompagnato dal consigliere delegato, Daniele Scalet, ha effettuato un sopralluogo alla Castellina per salutare gli studenti e la dott.ssa Casocavallo e per confermare l’appoggio dell’ente al lavoro svolto. Infatti in questi giorni gli operai dell’università agraria sono al lavoro per ripulire dalle erbacce e dai rovi gli importanti resti delle torri di guardia e di tratti delle mura perimetrali del Castello che in età medioevale sorgeva sul colle prospiciente la Civita.
Con soddisfazione possiamo affermare che dopo la sistemazione della strada che dal parcheggio conduce al Casale degli Scavi e all’Ara della Regina, un altro impegno preso dall’Amministrazione sta andando a buon fine.
Siamo però ancora in attesa che il Comune di Tarquinia promuova la nascita di un Consorzio per la manutenzione della strada vicinale dell’Impiccato (l’unica che permette l’accesso dalla provinciale alla zona archeologica) e convochi la Conferenza dei Servizi per l’attivazione del Sic (siti di interesse comunitario) relativo a Pian della Regina.