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Udo Voigt a Viterbo
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- Fiore minaccia barricate contro riconoscimento delle coppie omosessuali e cittadinanza agli immigrati, in nome dell’ordine e di Dio.
Voigt lancia la battaglia della destra nazionalista europea contro comunismo e capitalismo in nome dell’identità cristiana.
Ieri sera il raduno di Forza nuova ha fatto il pieno di militanti, dai 250 ai 300 in gran parte uomini, per ascoltare i comizi del suo “capo” Roberto Fiore e del leader del partito di estrema destra tedesco Npd, Udo Voigt.
In un clima di esaltazione, al grido di “Fiore, Fiore” o di “Npd, Npd”, i giovani arrivati al “campo d’azione” della Commenda, hanno applaudito i loro leader senza mai fare un saluto fascista. E questo, come è stato spiegato dal palco, perché se Voigt partecipa ad un raduno fascista o neonazista sia pure all’estero, non appena torna in Germania lo arrestano. E allora, parola d’ordine: “Nessun saluto romano”.
Ad aprire la serata sono stati i rappresentanti dei partiti dell’estrema destra europea, non tantissimi, solo tre: Manuel Canduela presidente della spagnola Democracia national; Manuel Andrino della Falange, sempre spagnolo, e Geblescu Swen della rumena Nova Preappa.
Prima era intervenuto anche Luigi Ciavardini, condannato a 30 anni per la strage di Bologna in appello e che attende la decisione della Cassazione.
Il rumeno Geblescu ha individuato i nemici dell’estrema destra europea nel sionismo e nella massoneria e non solo.
Il timore è che si voglia “distruggere il cristianesimo”.
Canduela e Andrino hanno parlato addirittura di “patto di sangue tra italiani e spagnoli” e di riconoscenza per il “sangue dei fascisti italiani versato nella guerra civile contro i marxisti e gli anticristiani”.
Non è mancata una tirata sull’Islam che avanza e le titubanze del papa.
In pericolo sarebbe la civiltà cristiana europea. Unici difensori, ovviamente, i “nazionalisti europei”.
E stata quindi la volta di Voigt, salito sul palco tra effetti speciali e grida ritmate “Npd-Npd”.
“Vengo dalla Germania - ha detto parlando in un inglese con accento tedesco - che è ancora sotto il controllo e l’occupazione americana”.
Voigt non ha mancato di ricordare gli ultimi successi elettorali.
“Il 7,3 per cento è un buon risultato - ha affermato -. Il 22 per cento dei nuovi elettori ci ha votato. Ai giovani diciamo che non debbono continuare ad essere disoccupati, che devono avere un lavoro e farsi una famiglia. Ci devono appoggiare contro la società multirazziale e la globalizzazione.
I tedeschi si stanno risvegliando. Noi diciamo loro che possono ritrovare la propria identità. Il problema dell’Europa sono le masse di stranieri che la stanno invadendo. Noi dobbiamo fermarli. Noi in Germania, voi in Italia. Contro il comunismo e il capitalismo dobbiamo costruire un futuro sociale e nazionale”. E giù applausi e grida.
E’ stata poi la volta del “capo”, come è stato presentato, Fiore.
“Noi non abbiamo scelto di puntare su qualche piccola vittoria elettorale ma di combattere una grande guerra. Lotteremo strada per strada, piazza per piazza”.
Rivendicata la bontà almeno parziale del Ventennio.
“Su due o tre grandi temi il fascismo ha rappresentato un cambiamento”, ha detto Fiore.
Si arriva alle barricate.
“Sulla cittadinanza agli immigrati e il riconoscimento della coppie omosessuali siamo pronti a fare le barricate”.
E sulla legalità del movimento.
“Noi siamo sempre stati ligi alle leggi. Ma c’è una legge superiore, naturale: la legge di Dio. E per questa ci batteremo”.
Non sono mancati attacchi al governo che vuole impoverire la classe media “creata dal fascismo”.
E poi giù contro i politicanti corrotti, per cui “bisogna fare una pulizia radicale”.
L’alternativa, secondo Fiore, la nuova classe politica costituita dai militanti di Forza nuova.
Ultimi slogan: “Ordine contro il caos” e “Dio contro Satana”. Insomma una guerra santa al contrario.
Il raduno della Commenda ha come finalità quella di costituire l’European National Front. Una sorta di internazionale di estrema destra. Roba da far invidia ad un Asvero Gravelli, il teorico dell’internazionale fascista nel Ventennio.
La serata si è conclusa con un concerto.
Ultima nota: ieri sera Forza nuova non ha chiesto ai giornalisti il pagamento di 50 euro per entrare al raduno. Come aveva fatto il giorno precedente.