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Il sindaco Gabbianelli
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- Dietro richiesta dei Gruppi di minoranza del giugno scorso, si è riunita il 2 ottobre la seconda commissione consiliare permanente per ascoltare i vertici della Savit, società di scopo costituita da Comune di Viterbo, Provincia, Camera di Commercio nel 2000 per lo sviluppo, la realizzazione la gestione agli usi civili dell’Aeroporto Fabbri.
Erano presenti il presidente Roberto Pepponi , Lorenzo Piacentini (Provincia di Viterbo), l’assessore Marco Bracaglia ( Comune di Viterbo) , in sostanza l’attuale Cda.
Abbiamo chiesto la convocazione dell’organo consiliare per una informativa sull’avanzamento degli obiettivi iniziali, e soprattutto per una verifica su quello spirito concertativo e cooperante tra le istanze istituzionali costituenti che era ed è premessa di metodo e sostanziale per un progresso dell’intrapresa.
Più che motivata la richiesta, alla luce delle cose emerse.
E cioè che la giunta Gabbianelli con un atteggiamento politico unilaterale di fatto ha espropriato la Savit di un ruolo effettivo, contraddicendo peraltro il mandato unanime del Consiglio Comunale, rivendicando una sorta di opzione privilegiata nel controllo della società e , laddove non conseguita, lo svuotamento di ogni possibilità operativa.
E tutto ciò in un momento particolarmente propizio perché il progetto possa diventare realtà: infatti i lavori di ampliamento della pista a 1.500 metri sono prossimi ad essere completati, Enac sollecita l’apertura di nuovi aeroporti nel Lazio, considerato il sovraffollamento dell’aereoporto di Ciampino (unico aeroporto nella nostra regione a garantire uno scalo per i voli “low cost”), altre zone più a sud di Viterbo non sono praticabili per l’affollamento dello spazio aereo e per prevalenti necessità militari.
E allora , più che utile , sarebbe più che mai indispensabile una azione immediatamente operativa e convergente di tutti i livelli istituzionali, rappresentati nella Savit.
Ma, purtroppo per Viterbo, non è così, cosa per cui il Presidente Pepponi, oltre ad illustrare le sue posizioni e rispondere ai quesiti dei consiglieri, pone a sua volta la domanda “ ma la politica è ancora d’accordo? Ritiene utile questa opportunità ? La vuole davvero ?”
E noi aggiungiamo : che senso ha praticare l’affossamento della Savit strumento indispensabile per conseguire l’obiettivo per affermare un protagonismo sterile ?
che senso ha avviare una procedura amministrativa unilaterale, tortuosa e discutibile, di impiego delle risorse pubbliche disponibili ( 3 milioni di euro ex-Finanziaria 2005 ) su aree in sub-concessione di terzi privati al di fuori di una programmazione coerente con gli impegni societari e parasociali sottoscritti in ambito Savit ?
che senso ha ostacolare un confronto unitario in una sede istituzionale come la Prefettura con i soggetti coinvolti nell’intrapresa ( Regione, Enac, autorità militari) per approntare una linea operativa ed impuntarsi invece su primati miopi?
Non sarà il caso di continuare a fare squadra anche se alcuni giocatori sono cambiati dal 2000 ad oggi negli altri livelli istituzionali piuttosto che assumere atteggiamenti indispettiti e portar via la palla ?
Oppure quante occasioni dovremo perdere sull’altare di una epica più che solitaria , isolata ?
I Gruppi consiliari Ds Margherita Lista civica Severo Bruno- PRC al Comune di Viterbo.