- Il legame
New York, 11 settembre Linate, 8 ottobre: La verità sta per essere svelata
Viterbo, Milano e Il Cairo sono al centro di un thriller mozzafiato che rilegge la storia degli ultimi 5 anni in una chiave totalmente nuova.
Viterbo al centro di un intrigo internazionale, un presunto terrorista in fuga, la città sconvolta da una caccia all’uomo senza esclusione di colpi: pochi elementi per descrivere un romanzo che promette di sradicare ogni certezza.
“Il Legame”, scritto dall’esordiente Fabio El Ariny, presenta una tesi a dir poco audace: l’esistenza di un legame tra l’attentato alle Torri Gemelle e l’incidente avvenuto appena tre settimane dopo all’aeroporto di Milano-Linate.
A cinque anni da questi tragici eventi e con la conclusione del processo ai responsabili dell’incidente milanese, il libro è di estrema attualità. L’autore è un giovane italo egiziano di 32 anni, alla sua prima esperienza come scrittore ma che ha già collaborato con varie testate giornalistiche e con il portale Aljazira.it-il mondo arabo in italiano.
Il titolo del suo romanzo evoca in una parola il senso della storia da lei raccontata: l’origine terroristica dell’incidente all’aeroporto di Milano e la responsabilità degli Usa. La conclusione del processo in realtà ha chiarito ogni dubbio sulla natura dell’incidente e le relative dinamiche. Pensa che il suo libro possa fare emergere nuovi interrogativi?
"Mi auguro con tutto il cuore di no. Spero che i fatti da me narrati rimangano il frutto della fantasia di uno scrittore, anche se a volte la realtà supera di gran lunga la fantasia! Già la relazione d’inchiesta sulle cause dell’incidente, resa pubblica nel 2004, nella crudezza dei fatti mostra come il fato, gli errori umani e … l’incompetenza e la superficialità possano determinare tragedie al limite dell’assurdo. Nel libro ho dato forma e consistenza ai dubbi e alle riserve che credo sorgano spontanee di fronte ad un incidente così tremendo che nella sua tragica realtà ha veramente dell’incredibile".
Il coinvolgimento dei servizi segreti statunitensi in molti degli attentati terroristici compiuti negli ultimi 30 anni e nell’attacco alle Torri Gemelle è la tesi portante dell’intero romanzo. Come hanno influito le sue origini e il suo background culturale nel formulare questa ipotesi?
"Ascolti, io vengo da una famiglia mista, mio padre è egiziano musulmano e mia madre italiana cattolica. Sono cresciuto vivendo giorno dopo giorno a contatto con due culture che sono complementari l’una all’altra ed a contatto con due religioni che predicano gli stessi principi.
Per me il termine scontro di civiltà è qualcosa che fa rabbrividire, non perché mi hanno raccontato che così non dovrebbe essere ma perché ho vissuto, e ancora vivo, l’ incontro di civiltà.
Questo è il vero messaggio che voglio trasmettere al lettore attraverso il mio romanzo ed in particolare attraverso la storia d’amore tra i protagonisti principali: Adel e Sonia. E’ in questo che le mie origini hanno influito.
Per quanto riguarda la tesi che lei ha citato, basta camminare per le strade del Cairo o di qualunque altra capitale Araba per capire che la teoria del complotto è molto più diffusa di quanto non si creda. Io ho fatto soltanto lo sforzo di raccogliere tali teorie e di costruirci una storia intorno che le ha rese più credibili".
Lei è nato a Milano, città dove oggi vive, ed ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza in Egitto. Nel suo romanzo ha dato ampio spazio a questi luoghi ma è Viterbo la vera protagonista, come mai?
"Io sono innamorato di Viterbo. Il primo incontro con la città è stato nel ’95 e da allora trascorro tutte le mie estati qui. Ho tratto ispirazione da questa città, dalle sue vie strette, così piene di fascino e di mistero.
Il romanzo nasce a Milano, con la storia d’amore tra il protagonista, un giovane egiziano di nome Adel, e una ragazza italiana . La città, rappresentata nei suoi angoli più caratteristici ma poco conosciuti, è la cornice del loro amore.
Mi è piaciuto però rappresentare proprio qui a Viterbo i momenti più difficili e tesi vissuti dal protagonista, accusato ingiustamente di terrorismo, braccato da una cellula deviata della Cia, in fuga nel disperato tentativo di salvare se stesso e la propria reputazione: la città medievale, i paesi vicini e la campagna ancora piena di boschi sono infatti la cornice perfetta per i misteri evocati nel romanzo.
La difficoltà della fuga è però anche l’occasione per descrivere, attraverso la caratterizzazione di alcuni personaggi, la disponibilità, l’amicizia e il sostegno che ho sempre trovato in questa città".
Il romanzo accosta alla tensione di un thriller alcuni momenti teneri e romantici tipici di una storia d’amore. Non è un po’ insolito trovare in un thriller poesie d’amore come quelle che lei fa scrivere alla protagonista femminile?
"La poesia è stata la mia prima passione, ma sono stato sempre troppo timido per pensare di pubblicare scritti tanto intimi e personali.
Sono convinto però che un romanzo debba comunicare al lettore forti emozioni, e visto che in “Il legame” oltre alla suspence c’è anche una dolce storia d’amore, ho ritenuto che la poesia fosse il mezzo più immediato per comunicare al lettore l’emozione che ne deriva".
Un’ultima domanda. Lei ha deciso di pubblicare il suo romanzo con un editore americano, Lulu, che vende i libri esclusivamente attraverso il sito www.lulu.com. Non pensa che questo possa penalizzare le vendite del libro e limitarne il successo?
"Come lei ben saprà, in Italia non ci sono grossi investimenti da parte delle casi editrici sugli scrittori esordienti. Così ho deciso di sfruttare quello che negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio fenomeno editoriale: lulu.com. Io credo che anche i lettori italiani siano ormai pronti per questo tipo di acquisto, che non passa attraverso il canale tradizionale della libreria, e che non si spaventino più di tanto se un libro lo devono comprare on-line o se devono aspettare 7 giorni per riceverlo a casa.
Se vuole, questa è la vera sfida che io ho lanciato alle case editrici “tradizionali”: riuscire a diventare un best-seller nonostante la decisione di utilizzare questo canale innovativo per la pubblicazione e la vendita del mio romanzo. Ho anche creato un mio sito, www.il-legame.it, dove si possono raccogliere notizie utili per l’acquisto e dove c’è il collegamento diretto alla pagina di Lulu dedicata al mio romanzo.
Lo so che si tratta di una sfida difficile da vincere, ma confido nel lettore italiano, che è molto più attento alla qualità di ciò che legge di quello che si vuol far credere, e soprattutto confido nel passaparola che è lo strumento di marketing più efficace che ci sia".