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Vincenzo Peparello
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Turismo, previsioni rispettate per il fine settimana pasquale. Gli ottimi risultati ottenuti dalla provincia fanno sperare in una ripresa di lungo periodo.
Sono le riflessioni a caldo dell’osservatorio Assoturismo della Confesercenti Viterbo.
Grande affluenza degli escursionisti, soprattutto nelle zone dei laghi (Bolsena e Vico), ma bene anche stabilimenti balneari, aree protette, necropoli e musei.
La bellezza del territorio (mari, laghi e riserve), il patrimonio dei beni culturali e le offerte enogastronomiche, unite agli ottimi servizi offerti dalle nostre imprese turistiche, hanno fatto la differenza.
Unico punto dolente, come confermato dalla polizia stradale, le lunghe file e il traffico sulla Cassia in direzione Viterbo, e sull’Aurelia e le strade che conducono ai laghi.
Comunque, operatori soddisfatti. In alcuni casi anche oltre le aspettative, con il massimo dell’utilizzazione delle strutture e una media di permanenza di due giorni. Al di sotto delle aspettative invece l’affluenza nella Tuscia dei turisti stranieri del Centro Europa, che hanno scelto soprattutto le città d’arte dell’Italia del nord.
Giudizio positivo per il responsabile cultura della Confesercenti Viterbo Sergio Cesarini:
“Nel weekend quasi 4500 persone hanno visitato il museo e la necropoli etrusca (patrimonio dell’umanità, inserita nell’elenco dei siti dell’Unesco, ndr)”. A pasquetta le presenze sono andate bene sia negli alberghi che nelle strutture extralberghiere.
“Sabato e domenica c’è stato il pienone dice Aurelio Borghesi, coordinatore dell’associazione albergatori di Viterbo -”.
Mentre il lunedì è andata chiaramente meglio per le strutture complementari (stabilimenti balneari, presi d’assalto soprattutto i laghi e la costa tirrenica viterbese).
“Anche Viterbo ha visto molta affluenza di turisti (quasi tutti italiani, soprattutto Lazio, Campania, Abruzzo) spiega il responsabile dei pubblici esercizi della Confesercenti Massimo Cardoni - è andata meglio del 2006 per i ristoranti cittadini: soprattutto domenica”.
Per rimanere nel capoluogo, “Bene anche le terme e i centri benessere”, come ha spiegato Roberto Raiata, responsabile di settore dell’associazione.
Previsioni confermate anche a Tarquinia.
“Aumentate le presenze di italiani afferma il responsabile Assocamping Renato Bacciardi sia negli hotel che altrove. Con una nota positiva: oltre ai pubblici esercizi, aperti anche i negozi”.
Anche gli agriturismi del lago di Bolsena hanno visto un fine settimana positivo. “Pieno che fa sperare anche per il prosieguo della stagione puntualizza il coordinatore delle associazioni territoriali Confesercenti Luigi Dottarelli -. Vera invasione per pasquetta”.
Il veleno in coda. Sono venuti pochi stranieri. La causa? La brevità delle festività; per cui molti turisti del centro Europa (soprattutto tedeschi) si sono fermati nei laghi del nord Italia. Il dato, peraltro, dovrà essere verificato per il periodo di pentecoste. Vero banco di prova per il mercato di lingua tedesca.
Da lì si capirà come andrà l’estate.
“Seppur positivi, questi dati conclude il presidente della Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello fanno riflettere.
Innanzitutto, bisogna lavorare sempre più per la destagionalizzazione: occorre organizzare il territorio per un turismo che duri tutto l’anno, e soprattutto per aumentare la permanenza media (almeno di un giorno).
Per questo occorre potenziare l’offerta, sia come rapporto qualità/prezzo, sia rispondendo meglio alle motivazioni della domanda. Ormai anche i turisti italiani si muovono 7-8 periodi all’anno, che coincidono con le varie festività e i ponti”. Altra questione:
“Va subito adeguato il sistema della viabilità, mobilità e trasporti. Infatti enfatizza Peparello -, se i turisti accusano disagi, come è successo (file chilometriche e code estenuanti), non tornano più”.