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Un cartello contro Gabbianelli
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Pace fatta tra i commercianti e i residenti del centro storico.
La pace è stata fatta durante un incontro tra Carlo Cardoni e alcuni commercianti. Di seguito il racconto di Cardoni dell'incontro avvenuto alla vigilia di Pasqua.
- La mattina della vigilia di Pasqua, presto - intorno alle 7/7.30 - ero, come di consueto,a camminare con i miei cani quando ho incontrato Alberto Abatecola con un gruppo di commercianti a fare affissione sull'argomento "Gabbianelli vai a casa".
L'occasione è stata rara per poter scambiare qualche idea: perchè l’atmosfera era serena, non esasperata, perché era mattino presto, perché era la vigilia di Pasqua… poi, non eravamo al centro di attenzioni di pubblico o dell'acclamazione del popolo che sostiene gli uni o gli altri (eravamo 4 in tutto, tre di loro + io e… le cagnoline...).
E, soprattutto, è stata l'occasione per smentire due "voci" che si erano intrecciate vicendevolmente in modo scorretto e, appunto, non veritiero: che io fossi fermamente contro i commercianti del centro storico e che Abatecola fosse fermamente contro i residenti.
Altro argomento toccato con priorità, anche qui reciprocamente parlando, è stato l'aspetto "politico" della questione: nessuno dei due "gruppi" fa e vuole che si faccia "politica".
Qui i problemi sono altri e li dobbiamo risolvere, senza farci male a vicenda, tra residenti e commercianti, evidentemente con la mediazione e il beneplacido delle istituzioni (giammai dei partiti!) .
Abbiamo parlato ragionevolmente, ci siamo anche (parzialmente) chiariti su alcune posizioni e, fatto clamoroso (almeno per me) , ci siamo trovati in accordo su almeno l'80% delle cose (scala da Valle Faul a Palazzo dei Papi; rifacimento di Via Sant'Antonio e dotazione di circa 70/80 posti auto per i residenti;
telecamere in alcuni punti nevralgici della zona; coordinamento del decoro di palazzi, facciate e insegne; pulizia; eventuale chiusura notturna al traffico veicolare non residenti; trasferimento e/o creazione di mercatini tipici nelle piazze storiche; chiusura progressiva del traffico, fino ad arrivare alla totalità, dopo aver ottenuto e sistemato quanto detto sopra...).
Ora, mi viene il dubbio che io, noi tutti, non abbiamo comunicato bene i nostri intenti e le nostre idee e che loro abbiano fatto altrettanto; oppure, che una delle due parti o tutte le due, non abbiano compreso a fondo il volere e il valore delle proposte.
Ovvio che le due posizioni sono distanti, soprattutto sul discorso orari attuali apertura e chiusura ZTL, ma credo di poter dire che con un pò di tempov (da scadenzare, non da dimenticare….) le idee potranno maturare e avvicinarsi sensibilmente.
In buona sostanza, loro (Abatecola & C.) si stanno organizzando in un Comitato di "salvaguardia e tutela" del Centro Storico: comitato che raccoglierà sia commercianti che residenti che fruitori in genere.
Noi ci vorremmo organizzare (oggettivamente con difficoltà) in un comitato… per la stessa ragione…
Allora, ho espresso il mio parere favorevole e positivo a fare insieme e nell’interesse comune quello che invece avremmo dovuto fare gli uni contro gli altri, con il risultato bene che fosse andato che uno dei due avrebbe pagato, soccombendo…
Ovviamente tutto ciò mi sta bene, a patto che....non ci si pigli in giro...
Nel senso di non raccontare storie troppo fantastiche e spesso false, ma proporre e agire intorno a un tavolo (dove ci saranno anche autorità amministrative e istituzionali) con idee e proposte di tutti, valutate con attenzione e soprattutto nel rispetto reciproco.
Parlando con serenità e pacatezza, soprattutto in presa diretta, senza filtro di comunicati stampa, di locandine affisse e di voci riportate e distorte, mi pare di aver intuito, a questo punto, che il fine sia lo stesso.
Forse i metodi sono dissimili, ma io tenterei con un “periodo di prova” di mettere insieme teste, idee e forze, per l’obiettivo comune di migliorare commercio, residenzialità, fruibilità turistica e vita nel nostro centro storico.
Carlo Maria Cardoni