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Gabbianelli
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La linea del sindaco non passa.
Il consiglio comunale del 13 è stato rinviato, ma solo perché c’è il congresso dell’Udc, quello del 20, invece, si farà.
Ignorate dalla conferenza dei capigruppo, le due lettere di Gabbianelli, in cui in vista della verifica amministrativa, chiedeva di sospendere entrambe le sedute.
Una conclusione clamorosa, che complica la risoluzione di una crisi, gia di per se difficile.
Il vertice di maggioranza stamani si è aperto con la lettura delle lettere inviate dal sindaco a Barbieri.
Partono i Ds per ribadire che il 13 si poteva anche rimandare, per via del congresso Udc, ma il 20, siccome ci sono argomenti urgenti in agenda, la seduta si deve tenere.
Subito replica l’Udc, per sostenere che siccome l'impegno congressuale interessa poche persone, il 13 il consiglio si può svolgere regolarmente. Mentre il rinvio del 20 non è neanche da prendere in considerazione.
Anche perché nella lettera del sindaco si parla di verifica amministrativa. “Non è neanche politica”. A questo punto interviene l’assessore Fracassini, facendo presente come la richiesta di Gabbianelli è espressamente rivolta a tutti e non si capisce perché non possa essere presa in considerazione.
Federici (An) rilancia. “Spostiamo le sedute al 24 e 27 aprile”.
Ma il fronte del no, non comprende solo Udc e minoranza. Anche Forza Italia, a rinviare non ci sta. Il 20 ci deve essere consiglio.
La maggioranza è a pezzi. Tanto che Federici dice: “Se qualcuno vuole mandare a casa quest’amministrazione evidentemente rivolgendosi ai colleghi di maggioranza presenti una mozione di sfiducia”.
Consiglio che all’Udc rimbalza. “Se volete andare a casa, fatelo da soli”. E’ il senso della replica.
A questo punto scoppia la bagarre, l’opposizione è invitata a uscire. Vertice di maggioranza. Ma anche senza i consiglieri di minoranza, la bagarre prosegue e le urla anche.
Quando Severo Bruno & c. rientrano, la situazione è immutata.
A questo punto gli assessori Fracassini e Bracaglia (An) se ne vanno sbattendo la porta.
I Ds chiedono di mettere ai voti la decisione sui consigli.
Vista la malaparata e con il rischio di diventare minoranza, Federici (An) si allinea alle posizioni di Udc e Forza Italia (chissà Gabbianelli che ne pensa).
Quindi, il 13 niente consiglio, il 20, sì. E la maggioranza è a brandelli.
“Questo crea problemi amministrativi dice Giulia Arcangeli (Ds) - ormai non si fanno più atti che servono alla città.
Sarebbe più dignitoso tornare a votare.
Il sindaco rivendica il suo ruolo, ma Udc e Fi chiedono di poter esprimere una linea amministrativa e politica.
Vediamo chi cede prima, intanto però, a rimetterci è la città. E’ la prima volta che sindaco ottiene un simile risultato, rispetto a richieste fatte”.
Intanto il vertice di maggioranza previsto nel pomeriggio è stato rimandato dal sindaco già questa mattina. Sembra per un impegno di Marini...