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- Sono 1143 le donne residenti nella terza Circoscrizione del capoluogo, di età compresa tra 50 e 69 anni, che hanno già ricevuto la lettera di invito ad eseguire la mammografia, dal 21 aprile al 4 maggio, nell’Unità mobile di Mammografia situata presso il Centro sociale polivalente del Pilastro.
Il programma di screening del tumore al seno, dunque, dopo aver girato in lungo e in largo per la provincia, giunge fisicamente (tramite l’Unità mobile appunto) a Viterbo e vi rimarrà fino a quanto non avrà raggiunto tutti i principali quartieri.
Un’opera di sensibilizzazione e di prevenzione che non si esaurisce nel solo controllo, comunque imprescindibile, ma in una serie di incontri volti proprio ad avvicinare la cittadinanza a queste tematiche dal terribile impatto sociale.
Lunedì 16, ad esempio, alle ore 17, presso il Centro sociale polivalente del Pilastro, avrà luogo un incontro dibattito sul Programma di screening del tumore della mammella. Saranno presenti: il presidente della terza circoscrizione “Palazzina, Pilastro, Villanova”, Luigi Maria Buzzi; il direttore del Distretto 3, Antonella Proietti; la coordinatrice dei programmi di screening, Silvia Brezzi; e la referente del programma di screening del carcinoma della mammella, Maria Teresa Strassera.
“Un aspetto importante che verrà descritto nell’incontro dice Silvia Brezzi - è l’intensa e capillare attività di sensibilizzazione che viene fatta sul territorio, avvalendosi anche della collaborazione dei Comuni, dei presidenti delle circoscrizioni, del volontariato, affinché siano superate le resistenze e le barriere che purtroppo ancora esistono quando la prevenzione non è solo una parola ma azioni concrete. Nella città di Viterbo una attiva collaborazione è data anche dalla Protezione Civile”.
Il tumore al seno è la prima causa di morte per tumore nelle donne, e il programma di screening ha come obiettivo la riduzione della mortalità nella popolazione bersaglio. “L’iniziativa del presidente della circoscrizione di organizzare questo incontro conclude la dottoressa Brezzi - è la dimostrazione che, solo operando in sintonia, professionisti sanitari e società civile, si può trasmettere e favorire la cultura della prevenzione e vincere la battaglia contro il tumore al seno”.
Il programma di screening del carcinoma della mammella prevede l’invito ad eseguire una mammografia gratuitamente, ogni 2 anni, a tutte le 38mila donne, tra i 50 e i 69 anni, residenti nella Asl di Viterbo.
Nel caso che dalla mammografia emerga qualche sospetto, la donna viene invitata telefonicamente ad eseguire gli accertamenti di secondo livello presso l’Unità operativa di Senologia diagnostica dell’ospedale di Montefiascone.
Se dovesse essere confermata la presenza di un tumore, la donna sarà presa in carico e seguita in tutto il percorso terapeutico e riabilitativo.
Obiettivo del programma di screening è diagnosticare precocemente il tumore al seno in modo da poter non solo evitare la morte, ma anche garantire una buona qualità della vita.
Per migliorare l’organizzazione del programma, e favorire la partecipazione delle donne, dal mese di maggio 2006 ogni Comune della Asl, e ogni circoscrizione di Viterbo, vengono raggiunti dall’Unità mobile di mammografia (che è un camper attrezzato appositamente per eseguire la mammografia). Da maggio scorso a febbraio hanno già aderito all’invito più di 12mila donne.