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- I giovani diversamente abili dell’Associazione “Eta Beta” tornano in scena con una loro interpretazione dell’Amleto, l’opera shakespeariana di cui propongono alcuni frammenti, secondo il modello di teatro integrato ideato e promosso a partire dal 1997 dal neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa.
L’appuntamento è per venerdì 13 e sabato 14 aprile, alle ore 21, nella chiesa di S. Maria della Pace, in piazza Luigi Concetti a Viterbo.
Una sfida importante alla quale i 19 ragazzi arrivano dopo sei mesi di laboratorio e numerose prove guidati dalla regista Maria Sandrelli, la supervisione artistica di Della Pietra Riccardo Vannuccini e il coordinamento educativo di Giampietro Brizi.
Ma chi è Amleto? Secondo Maria Sandrelli “Amleto è un viaggiatore, un comico, un burbero: basta di capello e oplà, il gioco è fatto, si cambia registro, Amleto si trasforma. Quanti Amleti ci sono? Uno per ognuno di noi perché come nella vita vera qui non ci sono personaggi ma figure aperte, in cui la rappresentazione di sé è il principale narrato”.
“Il sodalizio con l’Associazione Eta Beta spiega Adrio Savini, psicologo responsabile della sezione 3 di Neuropsichiatra Infantile della Asl di Viterbo continua a produrre spettacoli di qualità, apprezzati a livello nazionale e considerati anche in ambiente scientifico come un modello di riferimento per favorire l’integrazione delle persone diversamente abili”.
In particolare la preparazione di “Hamlet” ha visto confermata l’elevata collaborazione tra gli educatori di Neuropsichiatria infantile e della Cooperativa “Gli anni in tasca”, così come la disponibilità dei volontari dell’Associazione “Eta Beta” e quelli in servizio civile dell’Arci.
Alla realizzazione dello spettacolo teatrale hanno inoltre contribuito: il Comune di Viterbo, la Provincia di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia e il Sodalizio dei Facchini di S. Rosa.
Per informazioni e biglietti: Ass.“Eta Beta” - Via Dora Riparia n. 22 01100 Viterbo Tel. 0761.250169.