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Riceviamo e pubblichiamo
- I seniores di Forza Italia hanno preso in esame e hanno ampiamente dibattuto il problema sorto al Comune di Viterbo dopo che un’ordine del giorno presentato in consiglio comunale da un consigliere di F.I. in merito alla ZTL (Zona a traffico limitato) è stato approvato a maggioranza.
Nell’ordine del giorno il consiglio comunale impegnava il sindaco ad una pausa di riflessione e suggeriva ulteriori approfondimenti prima che la delibera passasse alla fase esecutiva.
Come si è letto su tutti i giornali il sindaco nei giorni successivi faceva approvare dalla giunta comunale, senza i voti degli assessori di FI, coerenti con la volontà espressa dal consiglio comunale, una delibera con la quale tale volontà veniva tenuta in scarsa considerazione.
Fatto questo da stigmatizzare perché il consiglio comunale è l’organismo che rappresenta la città e la volontà sovrana dei cittadini.
Se poi si vuol prendere in esame il fatto che è vero che una decisione come quella riguardante la ZTL poteva essere legittimamente presa con una delibera di giunta, si deve concludere però che quando si decide, come nel fatto di specie, di coinvolgere il consiglio comunale la decisione che lo stesso consiglio prende non può essere disattesa in quanto questa è una volontà sovrana.
Diversamente si creerebbero crepe tra esecutivo e consiglio comunale ed in un certo qual modo verrebbe meno il principio della democrazia elettiva .
Si è certi che nella riunione che il nostro coordinatore provinciale senatore Marini avrà sabato prossimo con i consiglieri e gli assessori di FI verrà fatta la massima chiarezza su tutta la vicenda e che FI nella riunione dei prossimi giorni fra i partiti porterà avanti una linea politica responsabile e di estrema saggezza.
E’ auspicabile che la frattura venga ridotta ma è anche indispensabile e necessario che per evitare in futuro casi analoghi, si stabiliscano delle norme certe nei rapporti tra sindaco e consiglio comunale.
Il senatore Marini, al quale va tutto il sostegno di FI, saprà certamente appoggiare e supportare nei tempi e nei modi più opportuni le azioni che i nostri rappresentanti in consiglio comunale intraprenderanno per il rispetto della carica che ricoprono e per la dignità di tutto il partito.
Occorre ritrovare un buon rapporto tra sindaco e consiglio comunale, ovviamente senza che in nessun modo venga meno la sovranità del consiglio.
Si deve sempre tener presente che, anche se il sindaco viene eletto con suffragio popolare diretto, l’elezione è possibile perché alcuni partiti con le loro liste elettorali lo appoggiano, lo sostengono e lo fanno votare.
E’ quindi sempre il consiglio comunale l’organismo sovrano che sorregge l’attività del sindaco, la sostiene e ne controlla l’azione amministrativa che deve corrispondere al programma elettorale presentato ai cittadini.
Un sindaco non è certamente un “dipendente del Comune” ma moralmente è un “dipendente” dell’intera comunità che amministra alla quale è tenuto a rendere conto tramite il consiglio comunale.
Per il Coordinamento Provinciale
Giuseppe Capotondi