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Un momento della fiaccolata di ieri sera
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- “Ancora una volta il sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli e l’assessore Mauro Rotelli hanno ritenuto di dover privilegiare l’aspetto mediatico delle iniziative anziché le finalità educative”.
Miichele Bonatesta di “Insieme per il territorio” boccia senza possibilità di appello la fiaccolata di ieri sera contro le stragi del sabato sera e, ancora più, la manifestazione di questa mattina con la partecipazione delle scuole di Viterbo.
“Le stragi del sabato sera spiega l’ex senatore non sono solo quelle di un’auto che si accartoccia tragicamente contro un albero o contro un’altra auto ma sono anche e soprattutto quelle che si consumano silenziosamente tra le mura di casa, in una famiglia che si sente impotente a fare qualcosa stante l’assenza, a monte, delle istituzioni dopo tante e tante serate passate nelle discoteche da parte dei loro figli.
Davvero Gabbianelli e Rotelli insiste l’ex parlamentare - non hanno letto i giornali che, in questi ultimi giorni, hanno dedicato pagine e pagine alla ‘sbronza del sabato sera’?
Davvero non sanno che il sabato sera, a bere, è l’83, 4 per cento dei giovani tra i 16 ed i 18 anni, il 67 per cento tra i 13 ed i 15 anni? Davvero Gabbianelli e Rotelli non sanno che, sino a 18 anni compiuti, non si guida nessuna auto e che quindi è inutile raccomandare e raccomandarsi che almeno uno, nel gruppo, non beva?
Davvero Gabbianelli e Rotelli non sanno che tra i 13 ed i 16 anni l’alcool non viene metabolizzato e che quindi arreca danni assai gravi come, ad esempio, la dipendenza già da quella età? Che all’alcool sono attribuibili il 47,7 per cento dei decessi per cirrosi epatica nei maschi e il 40,7 per cento nelle donne? Che attribuibile all’alcool è il 5,31% di tutti i tumori maligni maschili ed il 3,01 di quelli femminili?
Che c’azzecca (come direbbe il ministro Di Pietro) continua Bonatesta il non guidare se si è impasticcati, se si ha sniffato, se si è ‘fatti’, se si è sbronzi con il principio che non si devono usare droghe di nessun genere e non si deve fare abuso di alcool? Secondo Gabbianelli e Rotelli l’importante è non mettersi alla guida se…? Evidentemente il nostro sindaco ed il nostro assessore alle Politiche giovanili hanno capito ben poco di quello che dovrebbe essere il loro ruolo istituzionale. Ma, quello che è ancora più grave è che in questo irresponsabile gioco di (falsa) immagine mediatica, siano state coinvolti ufficialmente anche altri organismi e le scuole, carpendo la loro buona fede.
Noi, questa mattina, al Palazzetto dello Sport c’eravamo e ci ha fatto un certo senso vedere come, il messaggio dell’importanza della vita, sia stato affidato a quattro bla bla bla del sindaco Gabbianelli, alle sedicenne cantante Alina, a due illustri sconosciuti (simbolo, tutti, del successo effimero legato a meccanismi mediatici del mondo dello spettacolo anziché a quello dello studio e dell’impegno) come un ‘certo’ Federico ed una ‘certa’ Karina (mutandine marroni tipo perizoma fuoriuscenti dai jeans) appartenenti nientepopodimenoché al clan degli ‘Amici’ di Maria De Filippi, al secolo la signora Costanzo.
Mentre, fuori del Palazzetto, minorenni di varia età fumavano quanto volevano e, anticipando il sabato sera conclude Bonatesta consumavano pizza e lattine di birra.
Durante l’orario scolastico, appunto. Cosa ne pensa il ministro Fioroni? Il bullismo, non potrebbe nascere anche da qui? Cosa hanno da dire il sindaco Gabbianelli e l’assessore Rotelli a loro giustificazione, ammesso che ritengano di dover dare qualche giustificazione? E non è che la fiaccolata, alla fine, si è conclusa in birreria?”