Riceviamo e pubblichiamo
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Il comune di Bassano Romano Copyright Tusciaweb
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Si è tenuta venerdi scorso a Bassano Romano una assemblea molto partecipata sull’inquinamento elettromagnetico, organizzata dall’associazione “Bassano punto e a capo”.
L’incontro, a cui hanno partecipato l’architetto Sotgia, la consigliera regionale Pizzo e rappresentanti di diversi comitati della zona, è stato l’occasione per ragionare sugli strumenti a disposizione delle comunità locali per contrastare il proliferare di installazioni che producono inquinamento elettromagnetico nei centri abitati.
Dalla riunione è emersa l’esigenza di creare un collegamento tra le varie realtà territoriali che si occupano di inquinamento elettromagnetico in modo da favorire lo scambio di esperienze e di conoscenze a sostegno delle varie vertenze.
In particolare è stato affrontato il problema della proposta di installazione di una nuova antenna a Bassano Romano in via dei Carri, da parte della Vodafone, in un sito che già ospita il ripetitore della Rai ed un’altra antenna della Omnitel; un sito, a ridosso delle abitazioni civili, per il quale il Regolamento comunale prevede la delocalizzazione.
Molti, tra gli intervenuti, hanno sottolineato le responsabilità ed i ritardi dell’attuale amministrazione comunale (che ha preferito non partecipare all’incontro sebbene invitata nella persona dell’assessore all’ambiente) che si ostina a non applicare quanto previsto dal Regolamento. Ritardi che ora trovano una conferma clamorosa: il Comune di Bassano, nonostante tutte le sollecitazioni, ha fatto passare vanamente i 90 giorni entro i quali avrebbe dovuto rispondere alla proposta della Vodafone.
Cosa succederà adesso? Perché l’assessore all’ambiente e quello all’urbanistica non spiegano perché hanno fatto passare i 90 giorni? Perché la maggioranza su questa questione si ostina a non rispondere alle preoccupazioni di tanti cittadini che vivono nella zona di via dei Carri?
I ritardi e l’immobilismo di questi mesi rischiano di imporre al territorio una nuova inaccettabile servitù.
Il gruppo consiliare “Bassano punto e a capo” che, da mesi si sta battendo contro questa nuova installazione, domani pomeriggio in occasione di uno specifico incontro richiesto per denunciare una serie di violazioni ed anomalie che hanno contraddistinto l’operato dell’amministrazione comunale in questi mesi, segnalerà questa situazione anche al Prefetto di Viterbo.
Gruppo consiliare “Bassano punto e a capo”