Riceviamo e pubblichiamo
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Apertura della valutazione ambientale complessiva per il polo energetico dell’Alto Lazio.
Questo il risultato dell’incontro svoltosi al ministero dell’Ambiente questa mattina, voluto dal ministro Pecoraro Scanio, al quale ha partecipato il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli in rappresentanza del Ministro, i dirigenti del ministero Agricola e Fabbri, dell’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti e del dirigente D’Amato, i rappresentanti del movimento Ghirga, Mocci, Veneruso ed Cesarini.
Presente anche il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati
Il tavolo ha preso in esame tutti gli elementi critici della Via per Tvn, già evidenziati a suo tempo dalla perizia ordinata dal tribunale di Civitavecchia.
La riunione si è chiusa, con la condivisione da parte di tutti i presenti, di rivedersi il prossimo martedì, 24 aprile.
I punti affrontati e determinanti per giungere ad una chiara visione della attuale situazione sono stati i seguenti:
verificare se si siano rispettate le prescrizioni della VIA
valutare l’entità degli escavi della colmata per l’attracco delle navi carbonifere (già sospesa da una delibera della Regione Lazio)
valutare la possibilità di una riapertura della Valutazione con una nuova Conferenza dei Servizi allargata a tutto il comprensorio.
Intesa con il Ministero della Salute per una azione congiunta sulla situazione ambientale e sanitaria del territorio.
Finalmente gli elementi di criticità che i comitati da anni sbandierano a tutti i venti sembrano aver trovato una reale corrispondenza.
Una nuova strada sembra aprirsi per il futuro del polo energetico dell’alto Lazio, per il quale, nel corso della discussione, è addirittura emersa la possibilità di una riduzione complessiva della produzione energetica.
Nella stessa sede i partecipanti sono venuti a conoscenza che proprio domani avrà luogo il tavolo tecnico del ministro Turco che valuterà anche il danno alla salute, in termini numerici, legato alle emissioni delle tonnellate di polveri riportate nella Via.
Comitato no coke Alto Lazio