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Riceviamo e pubblichiamo -
Egregio direttore
Le scrivo per l’ennesima volta per porre una domanda al sindaco Giancarlo Gabbianelli e all’assessore Antonio Fracassini in merito alla questione dello stadio.
Questo è ciò che riportava il Corriere di Viterbo il giorno mercoledì 11 aprile, l’articolo di Eleonora Celestini: “Questa mattina il patron Maggini e i dirigenti gialloblù si tratteranno a colloquio con il sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli: il motivo della riunione riguarderà la ristrutturazione dello stadio Rocchi, nei lavori del quale Maggini vorrebbe poter inserire la costruzione di una zona distinti che collegherebbe la tribuna centrale con le due curve in modo da formare una sorta di impianto a ferro di cavallo.
Per saperne di più al riguardo bisognerà però attendere per forza di cose la fine del colloquio tra Maggini e il sindaco Gabbianelli. Va comunque detto, intanto, che il Comune ha predisposto una variante al progetto attuale di riammodernamento dello stadio della Palazzina, variante secondo il quale, se la squadra dovesse approdare in futuro in categorie superiori, si dispone il recupero della tribuna Pratogiardino”.
Noto che Viterbo si conferma città delle opere compiute a metà, come già lo sono il Semianello, l’ospedale, la superstrada Orte Civitavecchia, e così via.
A questo punto chiedo spiegazioni riguardo a ciò: perché ristrutturare lo stadio diminuendo la sua effettiva capienza per poi riadeguarla per un’eventuale promozione della squadra?
Visto che i lavori costano euro 2.365.000 circa, perché non portare subito a termine l’intera opera di ristrutturazione dello stadio Rocchi compresa la ricostruzione della tribuna Pratogiardino?
Io personalmente, tifoso della Viterbese, non sono affatto contento di questo restyling del Rocchi, a guisa di anfistadio, in quanto non rispecchia un capoluogo di provincia quale Viterbo.
In attesa di gradite risposte da parte del sindaco e dell’assessore, vi porgo i miei più cordiali saluti.
Marco Graziotti