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Alessandro Giulivi
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- Alessandro Giulivi si ricandida.
Sciolta ogni riserva, il sindaco uscente di Tarquinia ha accettato di correre con la Casa delle Libertà alle prossime amministrative.
Una decisione maturata durante una riunione al palazzo comunale ieri sera, riunione che prevista per le 17 è iniziata alle 19.
Attorno al tavolo, i rappresentanti dei partiti di maggioranza.
Tutti per Giulivi. Che alla fine ha pronunciato l’atteso sì.
“Visto che tutti ha detto dai partiti alla gente me lo stanno chiedendo”.
A Tarquinia, il comitato spontaneo ha già raccolto tremila firme pro Giulivi.
La sua scelta, però è più per ragioni politiche, con il superamento dei problemi soprattutto con Forza Italia, che lo avevano spinto in un primo momento a tirarsi indietro dalla competizione elettorale.
Il primo cittadino uscente ha ottenuto il via libera di Alleanza Nazionale, Udc, Fiamma Tricolore, Nuova Dc, ma potrà contare anche su una lista civica “Per Giulivi sindaco”.
Incerto, invece, l’appoggio di Repubblicani e Socialisti.
I rappresentanti delle due formazioni politiche, che intendono partecipare con una lista unitaria, erano presenti all’incontro di ieri, ma pare che abbiano chiesto un assessore e un rappresentante nella società municipalizzata ciascuno.
A prescindere dal risultato elettorale.
Mentre l’orientamento di Giulivi è quello d’affidare gli incarichi in base ai voti ottenuti da ciascun partito e in base ai consiglieri eletti. Al rifiuto, i due partiti hanno lasciato la riunione, dicendo che ne avrebbero parlato con i dirigenti, per discuterne di nuovo venerdì. Anche se il sindaco li avrebbe stoppati, ribadendo che ne avrebbero discusso, sì, ma comunque alle sue condizioni.
Senza accettare imposizioni.
Una volta usciti, primo cittadino uscente e gli altri rappresentanti dei partiti hanno firmato l’accordo. Complessivamente il centro destra parteciperà alla competizione elettorale con 120 candidati.
La firma di ieri sera, da il via libera a un Giulivi che esce rafforzato nei rapporti con i partiti che lo sostengono.
Superati i problemi, si trova adesso a operare con un ampio margine di manovra. In qualche modo svincolato da pressioni che lo avevano inizialmente spinto a rinunciare.
E si tratta di una conquista non da poco, se si considera che, pur essendo accostato a Forza Italia, in quanto s’iscrisse un paio d’anni fa al partito, ad oggi Giulivi non ha in tasca la tessera di nessuna formazione politica.