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Luigi Daga
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Riceviamo e pubblichiamo
- Al presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi deve chiedere scusa ai consigli comunali dell’Alto Lazio.
Tutto avrei creduto fuorché essere colpito da “fuoco amico“.
Abbiamo chiesto un incontro con il Governo per discutere la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia e ci hanno fatto ricevere dai reparti di polizia in assetto da combattimento.
Cinque consigli comunali sono stati trattati come i violenti degli stadi, come tifosi forsennati.
In guerra si rischia di essere colpiti dal fuoco amico, per errore, invece i nostri “amici” del governo, quelli che abbiamo votato ce li hanno mandati, volutamente contro.
Ancor più grave che un organismo istituzionale (la Polizia) venga usata da una istituzione (il Governo) per andare contro altre istituzioni (i Comuni), come se un ministro venisse a Tarquinia e gli impedissimo, con un cordone di vigili urbani, di entrare non solo in Comune, ma persino nella piazza antistante.
Hanno detto che a Palazzo Chigi il lunedì non c’è nessuno, come se i suoi inquilini, (1500 in tutto tra ministri, sottosegretari e portaborse ) fossero tutti barbieri.
Alla fine un segretario del sottosegretario l’anno trovato.
Era lì per sbaglio, convinto fosse martedì.
Peggio di Berlusconi? questo no!
Peggio di Mussolini? forse!
Il consigliere comunale di Tarquinia
Luigi Daga