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- “Promozione della legalità nei minori”. Questo l’evento, realizzato a Palazzo Carletti, a Viterbo, da Codici con il Comune di Acquapendente, Bassano Romano e Valentano ed il patrocinio della Regione Lazio, (Assessorato Regionale agli Affari Istituzionali).
Tra gli interventi: Tolmino Piazzai, Assessore Provincia di Viterbo Ambiente, Tutela del suolo, dell’aria e dell’acqua, Vittorio Bordo, Assessore Valentano, Rosalina Grilli, Responsabile Istituto Professionale IPSIA Acquapendente, Luigi Pulcinelli, Preside Liceo delle scienze sociali Bassano Romano e Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del CODICI.
Il progetto nasce da una serie di considerazioni di carattere teorico pratico legati al fenomeno della criminalità nella provincia di Viterbo con particolare riferimento alle nuove generazioni e alle pressioni sociali e psichiche che l’adolescente si trova a dover affrontare nel corso della vita. Il Lazio ( fonte Eures ) si inserisce tra le regioni ad alto rischio di devianza minorile, presentando un indice di denunce sulla popolazione minorenne superiore alla media nazionale (24,2 denunce ogni 10 mila minori contro le 19,6 italiane). Tale indice raggiunge il valore più elevato a Roma (28,7 denunce ogni 10 mila minori) seguita da Viterbo (20,6).
Data l’emergenza, una equipe dell’Associazione CODICI ha tenuto, negli ultimi mesi, corsi di formazione sulla legalità presso i seguenti istituti scolastici: Istituto Comprensivo P.Ruffini - Scuola Elementare Statale Valentano, Istituto Tecnico Industriale Statale SezioneDistaccata, Bassano Romano, Liceo delle scienze sociali Bassano Romano, Istituto Professionale Di Stato per l'Industria e l'Artigianato, Acquapendente.
I temi trattati dai docenti sono quelli di tipo sociologico, come la gestione delle necessità e gli stili di vita, psicologico il gioco d’azzardo e di tipo legale come il fenomeno del sovraindebitamento familiare, fino ad arrivare al fenomeno sociale e psicologico del “bullismo” di cui tanto si parla ultimamente.
Al termine delle lezioni, i nostri docenti hanno somministrato dei questionari sullo stile di vita e di consumo e sul bullismo, il campione rappresentativo è di circa 100 ragazzi.
Alla luce dell’analisi delle risposte ottenute dai questionari sullo stile di vita, si è potuto individuare un profilo generale di quella che è la maniera di spendere il denaro, le abitudini e i desideri dei giovani d’oggi che vivono in una realtà di paese.
Il bisogno di riconoscimento e di apparire attraverso il consumo di oggetti di lusso e delle nuove tecnologie elettroniche è il dato più rilevante, tanto che l’80% dei ragazzi potendo spendere 500 Euro, acquisterebbe vestiti di marca, telefonini od oggetti tecnologici vari; solo il 25% li conserverebbe o li investirebbe in spese utili.
Tuttavia, la “famiglia” continua a predominare in assoluto per importanza nella scala degli affetti, 90%.
Passando al questionario sul bullismo, interessante è il dato emerso alla domanda : Come aiuti il tuo compagno vittima del bullismo? Circa il 58% dei ragazzi interverrebbe con azioni di difesa e conforto morale, mentre il 41,5% dei ragazzi denuncerebbe l’atto di violenza a genitori/ educatori e forze dell’ordine. Alla domanda : come reagisci di fronte al bullo?, il 67,5 % ignorerebbe il bullo e solo il 32,5 del campione reagirebbe.
Al termine degli incontri, la percezione condivisa dai docenti e dagli esperti dell’associazione è stata quella di un pubblico giovanile molto interessato, con grande spirito d’intervento e assai sensibile ai fenomeni sociali.
Tuttavia, la paura della denuncia è uno degli elementi che condiziona i giovani e rende il fenomeno del bullismo tutt’ora “sommerso”.
L’Osservatorio CODICI ha anche documentato un sondaggio che rivela come circa il 40% degli alunni tra i 9 e i 14 anni, campione rappresentativo di circa 1000 ragazzi della regione Lazio, è vittima di episodi di bullismo.
In questa percentuale sono compresi sia episodi generici come “l’essere preso in giro” (66,6%), ma anche furti (15%) e minacce (7%).
Il 6,5% dichiara di essere stato vittima di violenza e maltrattamenti fisici, mentre l'80% asserisce di essere stato testimone di episodi di bullismo.
Dunque, il fenomeno esiste e lo dimostrano le circa 120 telefonate al giorno che arrivano al Numero Verde per la prevenzione e la lotta al bullismo attivato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel 37,5% dei casi sono i familiari a telefonare, seguiti da insegnanti, 31,4%, studenti 23,2%, altro personale scolastico 7,9%.
La durata media delle chiamate è di circa 20 minuti e il contenuto, nel 42,10% dei casi racconta di prepotenze, nel 12,30% di violenza.
Le vittime sono ragazzi o ragazze che vengono percepiti come vulnerabili e diversi per caratteristiche di tipo psicologico, psicofisiche, psicopatologiche, etniche, sociali.
Azioni a sostegno delle vittime del bullismo, inoltre, sono state avviate anche nel territorio nazionale dall’Associazione CODICI, dal mese di gennaio, sono attivi gli sportelli nelle sedi di Milano, Pescara, Pistoia e Napoli e da circa un mese anche di Roma; operatori competenti e professionisti, come psicologi, sociologi e legali, offrono supporto e sostegno alle vittime ed alle loro famiglie.
Da gennaio ad oggi, data anche la crescente attenzione sociale rivolta al fenomeno, arrivano agli sportelli del CODICI circa 10 telefonate al giorno, il 75 % delle quali giunge da familiari e educatori, mentre solo il 15% di esse proviene dagli studenti.