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Riceviamo e pubblichiamo
- Anche a Roma sta per iniziare lo sciopero della fame contro il carbone. Intanto a Bolsena il ministro Bianchi ribadisce il suo sostegno ai “coraggiosi cittadini di Tarquinia”.
Dilaga a macchia d’olio il digiuno contro il carbone; dopo Tarquinia anche a Civitavecchia, (da 50 anni asservita alle società energetiche) ed in altre città della costa tirrenica, è iniziato lo sciopero della fame. Altri cittadini stanno per iniziare il digiuno di protesta anche nella vicina maremma toscana, già fortemente colpita anche dall’inquinamento della centrale di Montalto di Castro.
Dopo il sentito sostegno di Maurizio Costanzo e del Direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, durante il Premio Cardarelli che si è svolto a Tarquinia, oggi, in occasione della “Giornata Mondiale della Terra”, stanno arrivando da tutta Italia, a Tarquinia, messaggi di solidarietà ai cittadini che digiunano da 25 giorni contro il carbone.
E insieme alla solidarietà, giungono migliaia di nuove adesioni, oltre al sostegno, in particolare dalla Toscana, dall’Umbria e dalla Capitale. E proprio da Roma, questa mattina, è giunta nella città etrusca una folta delegazione di “Riva Sinistra”, l’associazione romana che ha annunciato ai NO-COKE che domani inizierà lo sciopero della fame contro il carbone anche a Roma.
Oltre a portare la propria solidarietà, l’Associazione si è dichiarata disponibile a sostenere le iniziative che verranno intraprese sul territorio di Roma; tra esse quella dei Sindaci del comprensorio dell’Alto Lazio e della Maremma Etrusca, che si recheranno a Palazzo Chigi, il 2 maggio, per un incontro con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Sostegno anche dall’entroterra tirrenico: a Bolsena dove si è svolto il Congresso Regionale dei Comunisti Italiani del Lazio.
Al centro del documento conclusivo del Congresso, approvato per acclamazione, il sostegno alla lotta contro il carbone “pulito” (sic!). Il Ministro Alessandro Bianchi si è rivolto ai “coraggiosi cittadini di Tarquinia”, che sono ormai al 25° giorno di sciopero della fame collettivo, assicurando il massimo impegno per il futuro. Il ministro aveva già dichiarato, nei giorni scorsi, il suo No al carbone affermando che “ se vogliamo fare dello scalo marittimo di Civitavecchia il gioiellino dei porti nazionali, è necessario riconvertire la riconversione a carbone della centrale ENEL di TVN”.
Comitato dei Medici per La Salute e l’Ambiente
Comitato No-Coke Alto Lazio