|
Aeroporto
Copyright Tusciaweb
|
Una politica di sistema. Per lo sviluppo delle infrastrutture, e quindi dell’economia provinciale.
La Confesercenti Viterbo e le sua associazioni di categoria del turismo, hanno inviato un documento al governatore Piero Marrazzo e a tre parlamentari viterbesi (Giuseppe Fioroni, Ugo Sposetti e Laura Allegrini).
“L’aeroporto civile di Viterbo non è solo una scelta tecnica ma una svolta politica di sistema territoriale o di sviluppo di rete”. Così Asshotel, Assoviaggi, Assocamping, Aiceb (Associazione italiana centri benessere), Fiepet (Federazione dei pubblici esercizi), la sezione Cultura di Confesercenti Viterbo. Che proseguono nel loro documento analizzando la condizione di arretratezza della dotazione infrastrutturale provinciale. Per questo chiedono di incrementare gli investimenti in opere pubbliche. Promettendo che in questo le imprese faranno la loro parte.
“Serve una programmazione negoziata”, dicono. “Gli interventi necessari per la programmazione sono degli strumenti che cerchino di collegare le competenze dei diversi attori dello sviluppo si legge nel documento -: le amministrazioni, le imprese, le forze sociali, il sistema finanziario”. Il nuovo approccio cerca di valorizzare le specificità territoriali e di mettere in moto interventi per lo sviluppo locale.
Il problema è come far diventare questi strumenti una vera e propria occasione, individuando degli assi prioritari su cui concentrare le risorse, più che distribuire delle risorse a pioggia. La concertazione in funzione dello sviluppo locale è un’opportunità che dovrebbe dar luogo a sforzi di progettualità e come occasione di protagonismo per gli attori locali.
“La dotazione infrastrutturale del Lazio appare complessivamente buona rispetto alla media nazionale proseguono dalla Confesercenti -, ma il discorso non è omogeneo se si guardano le singole province.
Alla situazione positiva del Lazio, infatti, rappresentata per il 95% dalla provincia di Roma, si evidenzia una arretratezza e una scarsa dotazione di infrastrutture e servizi nella provincia di Viterbo”.
Per questo, è scritto nel documento, “chiediamo che le infrastrutture siano in cima all’agenda della politica e della programmazione negoziata tra i vari attori pubblici e privati. Nello specifico dell’aeroporto civile, non vogliamo entrare nelle scelte tecniche, ma vogliamo fare alcune puntualizzazioni. Innanzitutto Viterbo è una soluzione gradita a tanti. Tra l’altro ciò sembra supportato anche dalla contrarietà dell’Alitalia di trasferire da Ciampino a Fiumicino i voli delle compagnie low cost.
Chiediamo allora che la politica regionale spinga per il decentramento dei voli a basso costo da Ciampino agli aeroporti delle province laziali, e scelga di investire nel Viterbese, che sconta un ritardo nella dotazione di opere pubbliche. Al riguardo ribadiscono -, le imprese svolgeranno un ruolo attivo”.