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- La pace dura poco. Dalla ztl alla questione mense, sono di nuovo scintille tra Gabbianelli e Gigli. E alla fine il sindaco è costretto ad alzare bandiera bianca.
In votazione, un ordine del giorno in cui si chiede un’accurata indagine sulla mensa, impegnando la quarta commissione a valutare “Utilizzando anche lo strumento dell’indagine conoscitiva, ogni aspetto della complessa vicenda”.
Quindi riferire in consiglio comunale. Ma l’ordine del giorno, frutto di una lunga discussione da parte dei capigruppo, impegna anche la giunta a “Facilitare lo svolgimento del compito, fornendo ogni utile documentazione e assistenza, che la commissione dovesse ritenere opportune o necessarie”.
E qui il dibattito si riaccende. Gabbianelli si oppone, perché la giunta non facilita o non ostacola provvedimenti.
“Non credo sostiene che si possa accettare. Perché la giunta non ostacola il compito. E’ una formulazione che potrebbe essere male interpretata, quindi va rivista. Mi faccio io garante se si dovessero presentare problemi”.
Di tutt’altro parere Gigli (Udc), pienamente d’accordo sul documento. “Compresa la parte che ha suscitato perplessità da parte del sindaco precisa la commissione dovrà metterci grande impegno e avrà bisogno d’aiuto. Che diamo per scontato da parte della giunta, ma la collaborazione non è scontata. Quindi bene sottolinearlo. In cosa si esplica questa collaborazione? Nel fornire la documentazione, gli strumenti necessari. Non sarà un lavoro di poco conto per la commissione, ma ci vorranno settimane. Potevamo non mettere quella parte, ma è importante averlo fatto”.
Statuto alla mano, Gabbianelli ribadisce il suo no. “Non sono disponibile a votare questa parte dell’ordine del giorno insiste - la giunta non è in possesso di documenti, li hanno gli uffici”.
Ma Gigli lo interrompe: “Ma gli uffici a chi rispondono? A lei”. “Non mi risulta replica seccamente il sindaco - che gli uffici si siano mai rifiutati di fornire la documentazione. Quello che si chiede, non rientra nelle competenze della giunta”.
Gigli è sconcertato, dopo la richiesta del sindaco di sostituire nell’ordine del giorno, la parola giunta con uffici.
“I funzionari e gli uffici rispondono a sindaco e giunta precisa Gigli - sarà pleonastico aggiungere la frase, ma va fatto. Mi auguro che quest’assemblea non cada vittima di un fatto che ha un’importanza relativa. Relativa, ma c’è. Io che ho esperienza, ricordo che l’esecutivo a volte non si è trovato in sintonia con l’assemblea. Quindi non si tratta di un atto di sfiducia al sindaco. E’ solo l’invito a dare il massimo dell’aiuto.
Ho detto a qualcuno, che salutavo con grande favore la soluzione della ztl, ma ho detto che se non andiamo a un chiarimento sul metodo di gestione e sui rapporti, oggi superiamo un problema, ma probabilmente tra quindici giorni o fra qualche ora, rischiamo di trovarci in situazioni analoghe.
I capigruppo a torto o ragione hanno elaborato un documento e stiamo attenti a non introdurre elementi che rischiano di riproporre elementi di tensione. Non serve a nessuno e in primo luogo a chi ha responsabilità di governo”.
Gabbianelli insiste con la modifica, in cui si chiede d’impegnare gli uffici e non la giunta, a collaborare.
Modifica presentata come emendamento.
Ma Gigli preannuncia il voto contrario dell’Udc. Sulla stessa posizione Forza Italia e l’opposizione. An è favorevole. Si va al voto. Respinto. Gabbianelli chiede a questo punto, di togliere la seconda parte, in cui si fa riferimento alla giunta.
Improponibile per Gigli. Inammissibile per Bruno. Accettabile per Gemini (An).
Ormai è scontro aperto.
Il sindaco chiede l’intervento del segretario, per un chiarimento sulla norma.
“Io mi appello a lei presidente precisa Gigli perché spetta a lei chiedere l’intervento del segretario. Non ad altri”.
Il sindaco ritira la proposta di togliere la seconda parte dell’ordine del giorno. Pur facendo presente che il documento è contrario alle regole, perché la giunta non può essere impegnata in questi termini, chiede che sia votato all'unanimità.
Approvato. Ma la crisi è tutt’altro che chiusa.