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- Viterbo possibile Siat del Lazio.
Provvisoriamente e in via sperimentale l'Azienda Ospedaliera San Camillo sia scelta quale sede del primo Sistema Integrato di assistenza al Trauma (Siat) regionale. Lo ha chiesto il capogruppo della Margherita, Mario Di Carlo che ieri ha illustrato una mozione che impegna il presidente della giunta regionale Piero Marrazzo ad 'istituire e finanziare, anche nel Lazio, il Siat, garantendo un'organizzazione che assicuri la possibilità di 'centralizzare' i traumi gravi ovvero di inviarli celermente ai centri di alta specializzazione.
Di Carlo ha inoltre chiesto di individuare almeno altri due centri ad alta specializzazione nel Lazio: 'uno a nord nelle immediate vicinanze delle Roma Firenze e delle altre consolari dove alto è il numero degli incidenti; l'altro a sud a servizio della Roma Napoli e della Pontina, al fine di garantire
un'adeguata copertura territoriale'. Che nella mozione sono individuate a Viterbo e Latina. Tali strutture, dovrebbero essere in collegamento diretto con l'ARES 118.
"Negli ultimi otto anni - ha spiegato Di Carlo - il San Camillo ha sviluppato un know-how ed un organizzazione specifica che l'ha portato ad ottenere risultati importantissimi dal punto di vista della riduzione dei decessi da trauma e delle invalidita' gravi.
Lavorando sugli investimenti e puntando sulla formazione del personale, in 6 anni la mortalità dei traumatizzati curati dal San Camillo si è praticamente ridotta di un terzo passando dal 42% del 1999 al 18,7% del 2005.
I risultati sono ancora più sorprendenti se confrontati con quelli di due altre strutture ospedaliere che hanno avviato il Siat molti anni prima del San Camillo: l'Ospedale Maggiore di Bologna e l'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
In particolare, dal 1 luglio 2004 al 31 dicembre 2005, la mortalità ospedaliera del San Camillo è stata del 18,7%, mentre quella dell Ospedale Maggiore di Bologna si è assestata al 24,2% e quella dell Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine al 21,6%. 'Nell'ambito di un progetto di benchmarking, promosso e finanziato dal Ministero della Salute, il San Camillo è risultato - è stato sottolineato nel corso dell'incontro alla Pisana al quale hanno partecipato anche l'assessore alla sanità Augusto Battaglia, il presidente della commissione sanità del consiglio regionale Franco Dalia, il direttore dell'Ares 118, Vitaliano De Salasar e il direttore generale dell'azienda ospedaliera san Camillo-Forlanini Luigi acchitella - l'ospedale che, a parità di numero e gravità di pazienti, ha la minor mortalità e meno esiti invalidanti.