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Giancarlo Gabbianelli
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- Sconfitta politica? No, una vittoria del corretto funzionamento istituzionale.
Sul braccio di ferro in consiglio comunale con Gigli, il sindaco Gabbianelli la butta sullo sportivo. “E’ come sostiene - se in una partita di calcio, il fuorigioco non piacesse e ventidue giocatori si mettessero d’accordo, stabilendo che non vale. Ma la regola resta”.
Difende quello che ha fatto durante la seduta, anzi, lo rifarebbe. Correndo ancora il rischio di rimanere isolato. Con al suo fianco solo i consiglieri di An. “Non è mio compito galleggiare dice ma il rispetto delle libertà concesse, difendendo la trasparenza delle istituzioni e il rispetto della legalità.
La politica ha due valenze, una alta e l’altra bassa. Io sto con la prima. Non si può cedere a inciuci. Vanno tutelati la dignità e le funzioni di tutti. Ciascuno di noi si deve assumere determinati compiti. Quella che altri chiamano sconfitta politica, io valuto come la vittoria del corretto funzionamento istituzionale”.
Assistendo alla seduta di consiglio, è parso subito evidente che con le sue richieste stava andando verso un vicolo cieco e che Udc e Fi, insieme alla minoranza, non l’avrebbero seguita. Come mai ha insisto?
“Per la rilevanza dell’argomento spiega Gabbianelli - se avessi voluto, avrei potuto evitare lo scontro. Ma solo se avessi ragionato in termini di una politica bassa e l’altro giorno, la politica ha mostrato il suo aspetto peggiore. Ho visto un preoccupante stato d’agitazione psicomotoria”.
Quindi il suo è stato un intervento a favore del consiglio comunale. “E’ stata una battaglia in questo senso dice ancora Gabbianelli - spero che tutti capiscano che si è trattato di una difesa per la seria interpretazione delle norme”.
Il nodo del contendere, quell’invito alla giunta ad agevolare l’indagine conoscitiva della commissione. “Il regolamento parla chiaro sostiene è una evidente forzatura della legalità, porre la questione nei termini com’è stata presentata.
Mi sto battendo per questo e mi auguro che tutti riconoscano anche a posteriori quello che sto facendo. Legalità e trasparenza amministrativa. Non solo formali. Contro realtà che vogliono far diventare il consiglio, luogo di scorrerie, dove vige la legge della prepotenza”.
Martedì, però, se si eccettua il partito del sindaco, tutti gli altri sono stati compatti nel rispedire al mittente le modifiche richieste.
“Credo che tutti i consiglieri continua , non solo quelli di maggioranza, ma anche d’opposizione, debbano riflettere. Non è che ogni cosa che fa il sindaco va combattuta anche se giusta, solo perché presentata da Gabbianelli. Questo rende tutti asserviti a una legge della prepotenza e non della legalità. Ma di questo, ognuno poi risponde alla città e alla propria coscienza”.
Venerdì c’è una nuova seduta di consiglio con altri importanti argomenti all’ordine del giorno. Cosa ci dobbiamo aspettare?
“Ho spiegato conclude - qual è il mio ruolo. Mi auguro che il succedersi d’esperienze faccia riflettere e andare verso una dignità delle azioni compiute. Mi auguro di non essere costretto ad assistere a barbarie”.