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Senza filtro
- Roma continua lo sciopero della fame per ribadire a gran voce il no fermo alla riconversione della centrale di Civitavecchia.
Lo sciopero della fame è un atto estremo, ma pacifico, di cittadini che sono abbandonati proprio da chi dovrebbero tutelare il diritto alla salute e alla rappresentanza democratica. In pochi giorni sono state già raccolte nella capitale centinaia e centinaia di firme e gesti di solidarietà contro la riconversione a carbone.
La situazione di digiuno prolungato comincia a manifestare gli effetti sulla salute, il sostegno diretto e gli attestati di solidarietà, sono oggi più di ieri doverosi e necessari. Ed è proprio per questo che dalla sera del 23 aprile il presidente dell'XI municipio Andrea Catarci e l'assessore alle politiche giovanili Gianluca Peciola hanno raccolto l'appello di RivaSinistra, cominciando lo sciopero della fame in sostegno della mobilitazione di Tarquinia.
Anche la vicepresidente della Provincia di Roma ha aderito a questo appello lanciato dalla nostra associazione e si è unita allo sciopero in segno di protesta.
Tra domani e dopodomani altri Municipi della capitale aderiranno all'appelllo di Riva Sinistra, per allargare a macchia d'olio il NO al CARBONE.
Riva Sinistra ha ritenuto necessario unirsi a chi da oltre venti giorni sta digiunando, perché ad oggi i risultati concretamente ottenuti sono scarsi. Non possiamo demandare ad altri la nostra salute e quella dei nostri figli, non possiamo lasciare isolato chi lotta per i propri diritti, per la tutela del territorio, per il riconoscimento della propria autodeterminazione.
Roma ha cominciato a prendere coscienza degli effetti nefasti delle ricadute in termini di polveri sottili sulla stessa capitale, che si trova proprio al centro della traiettoria di viaggio sia dei PM 10 che delle polveri ultrasottili provenienti dalle centrali di Civitavecchia.
Come sottolineato anche nella mozione del consiglio comunale di Roma, la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia aggraverebbe notevolmente la già pesante emergenza ambientale della capitale, rendendo vani i tentativi di abbassare i livelli di particolato tramite la circolazione a targhe alterne.
Riva Sinistra lancia lo sciopero della fame a Roma, proponendo a tutti gli amministratori locali ed alla società civile di aderire, sulla scia del Presidente del Municipio RM XI Andrea Catarci, l'Assessore alle Politiche Giovanili Gianluca Peciola che hanno iniziato lo sciopero della fame per sostenere una battaglia giusta.
RivaSinistra