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Palazzo Gentili
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- La distruzione della targa in circonvallazione Almirante, arriva in consiglio provinciale.
L’Udc con una mozione chiede un atto di condanna.
Zezza (Ds) si trova d’accordo, ma propone che la mozione sia emandata, allargando la condanna, non solo all’episodio della targa, ma a tutti gli altri atti vandalici avvenuti nella Tuscia.
“Abbiamo già votato ricorda Bigiotti atti di condanna verso altri episodi, come quello di Civita Castellana, quando fu incendiata la sede di Rifondazione.
La mozione andrà al voto così com’è. Voteremo altre, se saranno presentate”.
Ma l’atto vandalico di Civita Castellana, non è mai stato votato, perché mai messo all’ordine del giorno, corregge Miccini (Rifondazione).
Giampieri (An) invita la maggioranza a presentare analoghe mozioni, saranno votate anche da Alleanza Nazionale.
“Apprezzo sostiene Rizzello (Ds) le parole di Giampieri. Ma una volta l’abbiamo portata e riguardava un pestaggio di ragazzi. An si è astenuta”.
Non è la stessa cosa per Gemini (An). “In quell’atto sostiene si andava ad attribuire le responsabilità. Per noi non c’erano gli estremi e per questo ci siamo astenuti”.
Ripetutamente Zezza invita Bigiotti a modificare l’emendamento.
“Sarebbe sbagliato se su un documento sulla violenza sostiene Santucci (Udc) quindi chiedo di sospendere cinque minuti i lavori e riunendo i capigruppo, per trovare una soluzione concordata”.
Proposta ragionevole, il presidente Grattarola accetta e sospende la seduta.
La pausa porta consiglio, si includono altri episodi in premessa. Il consiglio approva all’unanimità.