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I militanti no coke in sciopero della fame
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Riceviamo e pubblichiamo
- "I Verdi chiederanno ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico di verificare se le prescrizioni per la valutazione d'impatto ambientale della centrale di Civitavecchia rilasciate dal precedente ministro Altero Matteoli siano state rispettate dall'Enel.
Sosteniamo le ragioni della popolazione che è fortemente allarmata e sta facendo uno sciopero della fame contro la realizzazione della centrale". Lo afferma il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli.
"Siamo preoccupati - prosegue Bonelli - per l'effetto che avrebbe la centrale a carbone sulla salute dei cittadini.
A Civitavecchia la situazione è molto delicata perché esiste già un polo energetico e gli studi epidemiologici delle autorità sanitarie dimostrano un'alta incidenza di patologie tumorali e di asme bronchiali. La centrale a carbone immetterebbe ogni anno nell'aria 10 milioni di tonnellate di Co2 e 400 tonnellate di polveri sottili. Dati su cui riflettere seriamente".
"Oltre al controllo della regolarità delle procedure di Via - conclude il capogruppo del Sole che Ride-, è necessario verificare le possibilità di una conversione della centrale a gas, meno inquinante del carbone. Per noi la questione non è chiusa e riteniamo indispensabile trovare delle soluzioni che tutelino la salute dei cittadini".
Verdi in visita
Enrico Fontana e Peppe Mariani, rispettivamente capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio e consigliere regionale del Sole che ride, saranno oggi (Lunedì 2 aprile, ore 18.00) al Comune di Tarquinia per portare la solidarietà del gruppo regionale dei Verdi al movimento no coke alto Lazio e al Coordinamento medici per la salute che sono in sciopero della fame nell’aula consiliare del Comune di Tarquinia per scongiurare la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord.
“Siamo convinti - spiegano Fontana e Mariani - che l’area di Civitavecchia, Ladispoli, Tarquinia, Cerveteri, Santa Marinella, e gli altri Comuni del comprensorio possa diventare uno dei poli turistici più importanti dell’Italia centrale grazie alla ricchezza del patrimonio ambientale, storico, archeologico e della qualità delle produzioni agricole locali”.
“La nostra regione - aggiungono Fontana e Mariani - ha bisogno di una politica energetica basata sul risparmio e l’efficienza energetica, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e pulite. Il Lazio ha bisogno di un piano energetico regionale che rispetti il protocollo di Kyoto, tuteli l’ambiente e la salute dei cittadini. Siamo impegnati affinché la Giunta regionale approvi al più presto il nuovo piano energetico regionale e lo presenti all’aula della Pisana. Ma la riconversione a carbone della Centrale di Torre Valdaliga Nord va nella direzione esattamente opposta. Ed è per queste ragioni che la contrasteremo fino in fondo”.
“Il tavolo tecnico scientifico istituito dalla Regione Lazio - concludono Fontana e Mariani - dovrà ampliare il suo raggio d’azione anche ad altri territori, come quello di Tarquinia, che possono essere interessati da fenomeni di inquinamento. Siamo convinti che da questo lavoro arriveranno ulteriori e inconfutabili ragioni per dire ‘no’ al carbone”.
Enrico Fontana - Peppe Mariani
Consigliere Verdi Regione Lazio