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I militanti no coke in sciopero della fame
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Riceviamo e pubblichiamo
- Lo sciopero della fame che alcuni cittadini di Tarquinia e di Civitavecchia stanno attuando per scongiurare lattivazione della centrale a carbone è un atto di giovanile coraggio che merita attenzione.
Un atto che contribuisce a spezzare le catene di servitù alle quali questo comprensorio si è assoggettato da troppo tempo per necessità di sopravvivenza economica.
Ho ben presente che la riconversione di tvn, voluta da tutti i livelli dei governi di destra, con il consenso e l’incoraggiamento dell’autorità portuale, è stata rifiutata dai cittadini di Civitavecchia e di Tarquinia.
Credo che il governo regionale e quello nazionale, responsabili della tutela della salute e dell’ambiente, debbano concordare con le popolazioni non tanto ulteriori tavoli di approfondimento tecnico quanto la via di uscita da un compromesso attuato sulla pelle dei cittadini.
Perciò mi rivolgo ai manifestanti in Tarquinia: cari ragazzi, mi adopererò affinché presto possiate avere le ragioni per desistere dal vostro sacrificio.
Nicola Porro, candidato dell’Unione a sindaco di Civitavecchia