Al Sindaco di Vetralla
e.p.c.
A S.E. Il Prefetto di Viterbo
Dott. Alessandro Giacchetti
Al Segretario Comunale
del Comune di Vetralla
Dott.ssa Maria Cristina Fratini Fanelli
A tutti i Consiglieri Comunali
Al Collegio dei Revisori dei Conti
Convocazione Consiglio Comunale
Egr. Sig. Sindaco
Facendo seguito alle precedenti missive, tutte riferite alla richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, consapevole delle mie responsabilità e certo di avere sino a qui agito nel rispetto del ruolo e delle normative vigenti, anche in ordine a quanto apparso oggi sulla stampa, intendo chiarire che il sottoscritto non si è mai rifiutato di convocare il Consiglio Comunale.
Ho sostenuto e sostengo che non ci sono i presupposti di legittimità per poterlo fare, e lo ho comunicato in tempo utile, verbalmente e per iscritto, a Lei, a S.E. il Prefetto e al Segretario Comunale.
Nessuno mi ha sottoposto un ordine del giorno da firmare, come sempre avvenuto, e tanto meno un parere che potesse contribuire a superare gli ostacoli di ordine procedurale contestati, non solo dal sottoscritto, ma anche da molti consiglieri comunali.
Sono a disposizione per assolvere i miei compiti d’istituto, mentre ribadisco che non sono disponibile a violare lo Statuto e il Regolamento che tutelano la vita dell’Ente, i diritti dei consiglieri e quelli del cittadino.
Resto in attesa della proposta di convocazione del Consiglio con allegato il parere di legittimità.
Cordiali saluti
Vetralla, 29 aprile 2007
Sandrino Aquilani
Al Sindaco di Vetralla
Dr. Massimo Marconi e.p.c.
A S.E. Il Prefetto di Viterbo
Dott. Alessandro Giacchetti
Ai Consiglieri Comunali
Al Segretario Comunale
Al Collegio dei Revisori dei Conti
Oggetto: Richiesta convocazione Consiglio Comunale
Egr. Sindaco
Con riferimento alla Sua lettera datata 26 aprile 2007 Prot. 6665, contro ogni equivoco, confermo di avere trattato la vicenda relativa alla richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, con il rispetto dovuto ad una figura istituzionale che è organo di garanzia, che ha il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori del Consiglio e di salvaguardare i diritti e le prerogative dei singoli consiglieri.
La mia posizione è stata e resta neutrale, non è strumentale all’attuazione di alcun indirizzo politico, bensì al corretto funzionamento dell’istituzione.
Le eccezioni sollevate, d’imparzialità, le attribuzione di ipotetiche responsabilità, nonché le accuse di ostacolare l’esercizio della democrazia, non mi riguardano.
Mi sono impegnato per trovare una soluzione, ho fornito per tempo delle indicazioni per procedere senza incorrere nella violazione di quelle regole che sono contenute nello Statuto dell’Ente e nel Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.
Non ho ottenuto risposte adeguate, al contrario sono stato sottoposto agli umori della politica, fatto oggetto di una malcelata diffidenza, mi si è impedito di svolgere appieno il ruolo, che mi è stato affidato, ripeto, senza struttura e senza i mezzi adeguati.
Sarebbe stato e sarebbe ancora sufficiente operare con le norme e le regole vigenti, per poi passare ai cambiamenti che l’attuale maggioranza intende operare.
Sono profondamente deluso, dispiaciuto, rammaricato, per un indicibile comportamento che fa trasparire una ingiustificata avversione nei miei confronti, e che intendo al più presto chiarire.
Resto comunque a disposizione per la ricerca di una soluzione coerente con i compiti d’istituto.
Cordiali saluti
Vetralla, 28 aprile 2007
Sandrino Aquilani