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- “L’applauso ‘liberatorio’ con il quale il folto pubblico presente ha accolto il voto favorevole del consiglio comunale alla mozione che impegna la giunta ad annullare la delibera relativa alla Ztl nel Centro storico o, in via subordinata, a ripristinare le ‘vie di scorrimento’ attualmente chiuse, ha un significato ben preciso: il ‘grazie’ di un vasto settore della città per il coraggio e la coerenza bipartisan dimostrata da partiti e singoli consiglieri di maggioranza e minoranza nel momento in cui si è trattato di scegliere tra interesse politico e interesse della città”.
Inizia così il commento Michele Bonatesta di “Insieme per il territorio” alla seduta di ieri del consiglio comunale.
“Chi ne esce con le ossa rotte da un punto di vista di immagine e di credibilità prosegue l’ex senatore è solo Alleanza Nazionale che, salvo un paio di eccezioni, non ha saputo o voluto fare la scelta sollecitata da una parte consistente della città, in un consiglio comunale ‘protetto’ da decine e decine di carabinieri e forze di polizia a dimostrazione dell’esistenza di una palese e pericolosa contrapposizione tra la Viterbo reale e la Viterbo politica.
E possono stare tranquilli i consiglieri comunali di An che non hanno avuto il coraggio di schierarsi con il ‘popolo sovrano’ seppure in contrasto con il padre-padrone di Palazzo dei Priori sottolinea l’ex parlamentare che, al momento opportuno, i viterbesi sapranno ricordarsi di chi ieri è stato da una parte e di chi è stato da un'altra.
A questo punto c’è solo da vedere cosa decideranno di fare Gabbianelli e la sua giunta.
Il Cavaliere della luce deciderà di sfidare tutto e tutti chiedendo di confermare la scelta precedentemente fatta? Gli assessori saranno disposti a sconfessare le inequivocabili indicazioni avute ieri sera dai rispettivi partiti pur di assecondare il primo cittadino?
Sindaco e assessori sono disposti a continuare, eventualmente, una amministrazione in stato di assedio e sotto la protezione delle forze dell’ordine? Per saperlo conclude Bonatesta non c’è che da aspettare le ‘decisioni’ di Gabbianelli tenendo presente che, come molto chiaramente sottolineato ieri sera dalla consigliera Paola Selvaggini a nome di “ Insieme per il territorio”, la giunta ha tutto il diritto di confermare scelte non condivise dal consiglio comunale ma (se dovesse farlo) subito dopo ha il dovere di dimettersi non avendo più la fiducia del consiglio stesso per reestituire al ‘popolo sovrano’ il suo diritto di tornare a fare le proprie scelte nel segreto di un’urna elettorale. Con buona pace di Alleanza Nazionale”.