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Riceviamo e pubblichiamo
- Crediamo che sia un diritto dei cittadini residenti nelle zone interessate dalla chiusura al traffico sapere che ASCOVIT auspica, come loro, una chiusura progressiva del nostro invidiabile centro storico.
Tale progressività, crediamo debba essere in funzione di un serio e concreto piano per la riqualificazione delle zone interessate da questo provvedimento, riqualificazione che è, o sembra essere, del tutto assente dai progetti per l’immediato futuro di questa amministrazione.
E’ sotto gli occhi di tutti i residenti dei quartieri interessati il pessimo stato in cui versa la pavimentazione stradale in quelle vie, la presenza deturpante di cavi elettrici, telefonici, antenne TV e satellitari che infestano come ragnatele le facciate in pietra di palazzi e dimore medievali su cui la compiacente amministrazione cittadina ha lasciato, negli anni, che venissero montate finestre e persiane in alluminio.
Per non parlare della sporcizia e della più totale incuria in cui si permette vengano lasciati vicoli, viuzze e traverse delle principali via S. Pellegrino, via Cardinal La FontaIne e via S. Lorenzo.
Passeggiare per S. Pellegrino è gradevole ed esteticamente appagante solo sulla via principale.
Così è per noi e, crediamo, anche per quei pochi turisti che hanno la sfortuna di vedere una bella città come la nostra in simili condizioni.
La logica conseguenza di questo stato di cose è la difficoltà in cui versano i molti esercenti presenti nel centro storico che, come alcuni cittadini che vorrebbero uscire di casa e trovarsi a passeggio in un centro degno di chiamarsi “storico”, avrebbero soltanto un grande giovamento da una chiusura delle vie in questione, ma dopo un’adeguata valorizzazione che passi per un ovvio quanto indispensabile risanamento di quella che tutti i viterbesi possiedono ed hanno diritto di possedere:
un’incantevole e invidiabile città d’arte e di cultura.
Ascovit