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Nando Gigli
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- Si riparte. Senza la minoranza, tutto liscio come l’olio. Fin troppo facile, verrebbe da dire.
Bracaglia chiede l’approvazione del bilancio e si va subito al voto. E’ un coro di sì. Ventuno. All’unanimità.
Si rinviano le interrogazioni, come quello sulle terme, proposti dalla minoranza, che però non è in aula.
L’atmosfera è assurda. “Non c’è dubbio che ci troviamo in presenza di una situazione anomala interviene Nando Gigli (Udc) abbiamo opportunamente approvato il bilancio di previsione, ma riterrei a questo punto, inopportuno che si procedesse come se niente fosse avvenuto. Mi permetto di avanzare l’opportunità di un aggiornamento di questo consiglio, permanendo l’assenza di tutto il centrosinistra. Tra l’altro non ci sono argomenti così importanti all’ordine del giorno”.
Barbieri concorda, il sindaco Gabbianelli anche.
“Esprimo rammarico dice il primo cittadino - perché da politici che da anni hanno frequentato questa aula, cose del genere mai si erano verificate.
Rammarico per dover approvare in queste condizioni il bilancio, per senso di lealtà nei confronti dei cittadini.
Il compito di ogni amministratore è quello di fare gli interessi della città.
Sia che sia di minoranza, sia di maggioranza.
Mi scuso se la giunta non è arrivata in aula per tempo, ma credo che bisogna sempre tenere presente la stella polare dell’interesse dei cittadini. Anche io invito il presidente a rinviare la seduta”.
Ma in consiglio non manca solo l’opposizione.
“Abbiamo cinque persone di noi che non sono venute dice Salvatori (Udc) - guardiamo anche in casa nostra. Ognuno deve tenere presente il suo ruolo”.
Gabbianelli concorda, si fa l’appello, la seduta è sciolta, i consiglieri possono andare a godersi quel che rimane d’un bel soleggiato venerdì.
Nelle fila della maggioranza mancavano: Taborri, Raggi, Gasbarri, Bellocchio e Paola Selvaggini.