Riceviamo e pubblichiamo
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Sandrino Aquilani
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- Caro Marconi, ti ho sostenuto lealmente e aiutato a diventare sindaco, e adesso che lo sei, dimostra almeno di esserne all’altezza.
Tieni bene a mente che la gente non ti giudica per la capacità di sparlare, di lanciare accuse o scaricare colpe sugli altri, ma per quello che sei capace di fare.
C’è un programma da realizzare, che porta la nostra firma, dovresti averne più rispetto! C’è molto malumore tra la gente, anche tra quella schierata un tempo dalla tua parte.
All’improvviso e contro ogni logica politica hai scelto altri “compagni” di viaggio, hai fatto carta straccia dei voti del nostro elettorato, un vero furto, che resterà impunito, ma solo per il momento, e perché il furto di voti non è reato.
Tanta la tua voglia di rinnovamento che hai scelto per amministrare chi per anni è stato al mio fianco a condividere meriti e responsabilità, e anche i demeriti eventualmente, se come dici sono così tanti.
Possano almeno loro indicarti la strada da percorrere e darti quei consigli che da me, ostinatamente, non hai voluto accettare.
Dici che con Marini è stato un amore a prima vista.
Hai una strana concezione del tempo, visto che per anni vi siete beccati come galli da combattimento, casomai è un amore a scoppio ritardato e presto saranno più chiari i motivi che lo hanno generato.
A te caro Marini e a te caro Iacomini, che avete scelto di prendere una scorciatoia e per di più in senso vietato, al solo scopo di arrivare ad occupare quei posti che l’elettorato non vi aveva certo assegnato.
Ora chiedo: ma era proprio necessario rinnegare tanti anni di amministrazione, di battaglie e di successi ottenuti insieme?
Vetralla negli ultimi quindici anni è diventata un’altra cosa, non meritava di ripiombare nel buio del passato. Ne avete spente di “luci” in un colpo solo!
La città non ha bisogno di veleni, so che la pensate come me, allora mostrate la vostra serietà, non mortificate oltre i tanti anni di lavoro passati a migliorare la vita, la credibilità, e l’immagine del nostro paese.
Già la vostra scelta appariva criticabile all’origine, quando vi siete schierati a sinistra, ma almeno avete avuto il coraggio di rimettervi al giudizio degli elettori: e siete stati bocciati!
Adesso che avete comperato la promozione, ingannando tutti, dove credete di andare…
Quanto a me, che volete che vi dica, è evidente, non c’è luogo che non porti il segno dei lunghi anni di lavoro, di sacrificio e di impegno, che al di sopra di ogni altra cosa ho dedicato alla mia Città.
Dopo quindici anni di amministrazione, pensate che io debba ancora dimostrare qualcosa?
I cittadini mi conoscono troppo bene per farsi beffare dalle accuse tanto infamanti quanto puerili, di cui mi fate, con accanimento, da un po’ di tempo costantemente oggetto. Spero possiate ritrovarvi da questo smarrimento, e vi faccio i miei auguri, ne avete proprio bisogno.
Vetralla, 19 febbraio 2007 Sandrino Aquilani