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Francesco Bigiotti
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Senza filtro - Ho letto sui giornali che i bambini di una quinta elementare hanno intervistato il presidente Mazzoli.
Spero che almeno a loro, Mazzoli, sia riuscito a rispondere a qualcosa, perché alle mie sette interrogazioni, fattegli durante il consiglio provinciale di ieri, non è stato in grado di rispondere nemmeno ad una.
Con la prima interrogazione, che verteva sulla questione della ex colonia di San Martino, ho fatto notare che non erano stati rispettati i dettami della legge di finanziamento, in quanto struttura ricettiva con impegno di destinazione di almeno dieci anni dall'ultimazione.
Essendo stata, la gestione della struttura, affidata senza bando ho ritenuto corretto chiedere se non fossero state violate: trasparenza, leggi di finanziamento ed opportunità di reddito per la Provincia.
Risposta: nessuna.
Ho chiesto, in merito agli otto lavoratori CoCoCo del settore formazione il cui contratto scadrà l'11 aprile, se la volontà dell'Amministrazione sarà in linea con la politica nazionale del governo, protesa fortemente alla lotta alla precarietà e alla stabilizzazione dei lavoratori nelle pubbliche amministrazioni.
Risposta: scena muta.
In merito poi ai programmi PRUSSTT ed ai caselli autostradali, mi si è risposto: non ne so nulla e risponderà l'Assessore competente, anche se nessuno ancora sa di chi è la competenza su questi argomenti.
La cosa più grave si è verificata quando ho chiesto in merito alla nuova sede del Liceo Scientifico Ruffini.
Sia il presidente che tutti gli assessori presenti in sala, erano sette su otto, hanno gravemente asserito di non saperne assolutamente nulla.
Nessuno sapeva nemmeno che la precedente amministrazione aveva trovato il terreno per la nuova sede, i soldi necessari sul Bilancio 2005 e che, per la sede in questione, vi era già un progetto non solo approvato ma anche liquidato.
Nessuno in definitiva sa che fine hanno fatto i soldi, iscritti in bilancio, per la nuova sede del Liceo Scientifico.
Comica, poi, la motivazione che Mazzoli ha dato riguardo al rimpasto dei Dirigenti.
La motivazione è stata la maggiore funzionalità.
Ma quale funzionalità, caro Mazzoli, forse quella di mandare un sociologo a dirigere il settore ambiente? Oppure mandare un ingegnere alle politiche per il lavoro? O quella di mettere un filosofo alla Direzione Generale?
Non ho potuto fare a meno di puntare il dito al presidente ed accusarlo di avere, squallidamente, trasformato la sede della Provincia in una sezione di partito, del suo partito.
Francesco Bigiotti
Consigliere provinciale (Udc)