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- Considerato l’ultimo intervento del Nucleo Investigativo sui Reati in Danno agli Animali (NIRDA) del Corpo Forestale dello Stato che ha individuato l’ennesimo canile lager nella provincia, ci rivolgiamo agli Assessori all’Ambiente e alla Sanità della provincia di Viterbo perchè nell’ipotesi di programma già presentata alla stampa dall’Assessorato all’Ambiente provinciale siano coinvolti in fase progettuale anche le Associazioni animaliste presenti ed attive sul territorio.
Già due anni addietro, all’inizio della nuova fase politica provinciale, come LAV Lega Anti Vivisezione presentammo in tal senso una proposta programmatica sia in Assessorato all’Ambiente che alla Direzione della Provincia.
Tale piano prevedeva il coinvolgimento di tutti gli Enti preposti alla gestione del fenomeno randagismo con lo scopo di avviare, a partire dalla rilevazione sul territorio delle strutture riconducibili ad un canile, un piano programmatico sul lungo periodo per giungere al contenimento e al governo del fenomeno.
In aggiunta a tale fase, fondamentale per poter analizzare il problema e adire ad azioni adeguate, suggerimmo l’avvio di processi di sensibilizzazione ed educazione scolastica, degli adulti e degli stessi amministratori locali in merito alla conduzione di cani e gatti, fra i maggiori animali presenti nelle case degli italiani e con noi conviventi nelle aree antropiche.
Non possiamo dimenticare che la gestione del randagismo comporta una spesa sanitaria non indifferente che si ripercuote sul bilancio sanitario e, quindi, sulle tasche dei cittadini. I dati del Nucleo Tutela Ambiente dei carabinieri
indicano, infatti, che una struttura con 1.000 cani può aggiudicarsi appalti fino a 2,5 milioni di € all'anno per il mantenimento degli animali, cifre alle quali non corrispondono adeguate cure per gli animali e nelle quali sovente si arriva a non affidare gli animali o a non denunciarne il decesso allo scopo di continuare a percepire la retta giornaliera in carico alle casse comunali.
È evidente, quindi, che la questione va affrontata in maniera decisa, organica e coinvolgendo tutti gli attori presenti e attivi.
Per quanto ci riguarda ribadiamo anche pubblicamente la nostra
totale disponibilità a lavorare in sinergia con la Provincia mettendo a disposizione l’esperienza, la competenza e la sincerità che contraddistingue l’azione volontaristica.
Christiana Soccini
PdR LAV Lega Anti Vivisezione
csoccin@tiscalinet.it