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Michele Bonatesta
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Senza filtro -“Da tempo i cinquantamila fisioterapisti che operano nelle strutture pubbliche e private di tutta Italia sono in agitazione ma nessuno sembra rendersi conto che, a Viterbo, ve ne sono un numero consistente che operano a Villa Immacolata ed in altre strutture del capoluogo e della provincia nel disinteresse più completo da parte dei nostri politici ed amministratori”.
A fare la denuncia è il presidente del Movimento “Insieme per il territorio”.
“Abbiamo un ministro, due senatori, un deputato, il sindaco di Viterbo che rappresenta la sanità a livello provinciale spiega l’ex senatore Michele Bonatesta ma a tutt’oggi, non una sola voce si è levata da parte di chicchessia a tutela e difesa dei legittimi interessi di questi lavoratori che vedono minata la credibilità della loro professione dall’articolo di una legge del 2006 che equipara il diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, previa frequenza di un corso da istituirsi con decreto ministeriale presso le università.
Il problema venne fuori prosegue l’ex parlamentare viterbese allo scadere della scorsa legislatura ma proprio i tempi troppo ristretti rispetto allo scioglimento delle camere impedì al sottoscritto di portare avanti le giuste rivendicazioni dei fisioterapisti di Villa Immacolata e delle altre strutture riabilitative del territorio che avevano chiesto l’appoggio politico al parlamentare del territorio per ottenere l’abrogazione dell’articolo incriminato.
Nonostante la loro protesta sia sostenuta da molte associazioni professionali della categoria e dai sindacati confederali - ricorda Bonatesta oggi addirittura si profila la possibilità di creare un accesso alla professione di fisioterapista riservato ai laureati in scienze motorie (i professori di educazione fisica, tanto per intenderci) attraverso crediti formativi fissati a discrezione delle stesse università.
L’agitazione indetta dalla categoria prosegue il leader di “Insieme per il territorio” ha come scopo principale l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi del settore ma, a quanto pare, l’obiettivo (almeno nel Viterbese) sembra fallito se è vero che del problema continua a non occuparsene nessuno.
L’accesso alla laurea in fisioterapia conclude Bonatesta è a numero chiuso proprio a garanzia dell’alta specializzazione degli operatori. Ogni anno ci sono appena 2.500 iscritti ai corsi di laurea (numero chiuso) a fronte di oltre 25.000 richieste.
Ci sarà qualcuno, anche a Viterbo, che , conclusa la crisi di governo, vorrà affiancare “Insieme per il territorio” in questa battaglia a difesa dei legittimi interessi dei fisioterapisti di Villa Immacolata e di tutta la provincia di Viterbo e (come hanno scritto di recente i responsabili sindacali del settore ai ministri Turco e Mussi) “..a tutela della salute dei cittadini”?
Michele Bonatesta