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Battistoni
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Senza filtro
- Si e’ svolta martedi’ scorso presso la Provincia la riunione della commissione agricoltura congiunta con il tavolo verde.
E’ stato un appuntamento importante per scoprire alcune cose che la Regione sta preparando per il nostro territorio.
In breve come si è svolta l’ultima riunione del Tavolo verde Provinciale, cioè la massima assise di concertazione tra Giunta Mazzoli e il mondo agricolo viterbese.
All’ordine del giorno il nuovo distretto rurale dei Cimini ritenuto da tutti una grande occasione di sviluppo dell’area interessata alle nocciole e castagne e cioè i prodotti di punta dell’economia montana viterbese.
Grande è stato lo stupore nell’apprendere che nella perimetrazione dell’area erano stati compresi da parte della Regione comuni che nulla hanno a che vedere con i Cimini, ma soprattutto, come denunciato dal sindaco, mancava il Comune di Bomarzo, territorio questo comunque molto interessato dalle colture delle nocciole.
Lo stupore è ancor più aumentato nell’apprendere che la Regione dopo aver deliberato l’istituzione, senza una reale concertazione, aveva appaltato il piano di sviluppo distrettuale, senza interessare alla cosa le istituzioni locale, gli imprenditori agricoli, né l’università della Tuscia che pure da anni con competenza riconosciuta a livello internazionale porta avanti studi in tale settore.
La provincia che pure è titolare di una delega per quanto riguarda lo sviluppo agricolo si assume una grande responsabilità nel non rivendicare a sé l’onere di elaborare tale documento che pure è un elemento essenziale dello sviluppo locale.
Il presidente della Coldiretti Alberto Michelini, il direttore di Confagricoltura e il presidente dell’associazione allevatori, dopo aver criticato il metodo adottato, sono rimasti stupiti da questo atteggiamento e hanno chiesto un comportamento piu’ incisivo da parte della Provincia nei confronti della Regione.
Io credo che con questo atteggiamento di accondiscendenza nei confronti della Regione si rischia di far pagare al territorio un dazio insostenibile.
Quello che da mesi va denunciando il gruppo di opposizione alla Provincia, è ormai patrimonio di tutti i soggetti protagonisti dell’economia agricola viterbese: La Giunta Mazzoli - ed in particolare l’assessore Trapè - per quanto riguarda l’agricoltura, non possono, per deferenza di partito o schieramento, svendere il nostro territorio alle decisioni romane.
Di fronte agli elettori e ai cittadini viterbesi stanno disattendendo le promesse già sostenute in campagna elettorale e rinnovati nei discorsi che ogni giorno vanno propinando per mero spirito propagandistico, a cui corrisponde nel concreto dell’azione amministrativa il nulla.
Francesco Battistoni consigliere provinciale F.I.