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- La Regione Lazio ha finanziato un progetto dal titolo: “Sviluppo di una nuova ed innovativa metodica di vaccinazione della spigola o branzino (Dicentrarchus labrax) presente negli allevamenti laziali contro il patogeno Vibrio anguillarum” presso il Dipartimento di Scienze Ambientali (DISA) dell’Università della Tuscia nell’ambito del Programma Triennale di Ricerca Agricola, Agroambientale, Agroalimentare e Agroindustriale del Lazio (PRAL).
La ricerca proposta ha come obiettivo lo sviluppo di una metodica di vaccinazione innovativa per la spigola contro il patogeno Vibrio anguillarum che causa una grossa mortalità nei primi stadi di sviluppo dell’animale e contro il quale attualmente vengono effettuate vaccinazioni per immersione negli impianti di acquacoltura.
La sperimentazione, il cui responsabile scientifico è Massimo Mazzini, verrà svolta in parte presso l’impianto di acquacoltura Nuova Azzurro S.p.A. di Civitavecchia, con il quale è in atto da diversi anni una fattiva collaborazione scientifica, e che metterà a disposizione vasche e pesci.
Dalla meta’ degli anni ’70 l’acquacoltura marina italiana si e’ sviluppata rapidamente, passando da una produzione ittica di 1000 tonnellate nel 1980 alle 14500 tonnellate del 2000, ed oggi con 96 siti produttivi e 23 avannotterie contribuisce al 22% della produzione ittica nazionale. A causa del continuo aumento della popolazione e della conseguente crescita della domanda di pesce l’acquacoltura è in forte espansione.
Stime della FAO rivelano che il fabbisogno di materiale ittico potrebbe rapidamente raddoppiare nei prossimi dieci anni e che le riserve ittiche marine selvatiche non riusciranno più a soddisfare la domanda mondiale di prodotti ittici. Per questi motivi la ricerca che verrà effettuata potrebbe avere una diretta applicazione nel miglioramento delle condizioni del rapporto costo/beneficio delle normali pratiche di vaccinazione e quindi vantaggi per i consumatori, l’ambiente e la collettività intera.