Viterbo - Regione - Assessore Brachetti Contro il bullismo e la criminalità, un milione e 400mila euro
2 febbraio 2007 - ore 18,30
Regino Brachetti
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- Ammonta ad oltre un milione e 400mila euro il contributo complessivo con cui l’assessorato alla Sicurezza della Regione Lazio ha finanziato quindici progetti che prevedono interventi contro il bullismo scolastico; misure per il controllo del territorio, attraverso sistemi di videsorveglianza; per la ristrutturazione di immobili sequestrati alla criminalità organizzata, che verranno utilizzati per finalità sociali.
“Si tratta di progetti attraverso i quali i Comuni e le Unioni Comunali interessate intendono sviluppare un sistema di protezione che prevede sia interventi di natura sociale, sia rimedi di carattere tecnico.
Tra i primi figurano iniziative predisposte in collaborazione con gli istituti scolastici, le Asl, le Forze dell’Ordine, le coop sociali ed i genitori, il cui obiettivo è diffondere la cultura della legalità e del rispetto: uno dei fenomeni nei confronti dei quali vengono adottati provvedimenti e il cosiddetto “bullismo”, di cui molto si sta parlando, e contro il quale la Regione Lazio mette a disposizione risorse importanti.
Le finalità dei progetti di videosorveglianza, invece, sono il controllo costante, in virtù del posizionamento di telecamere, di zone rischio, per quanto riguarda atti di vandalismo, microcriminalità, uso e spaccio di stupefacenti, ma anche protezione civile e servizi antincendio”.
Tra gli interventi che sono stati finanziati, nell’ambito dei capitoli previsti dalla stessa legge regionale, ci sono anche opere di ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.
“E’ questo un altro aspetto di notevole importanza, che mi fa piacere sottolineare, anche in considerazione del fatto che rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione e dell’impegno con cui questa amministrazione regionale, pure in virtù di una sensibilità particolare del presidente Marrazzo, guarda da sempre ai temi della legalità e della solidarietà sociale ha aggiunto l’assessore Brachetti una consistente parte dei contributi è stata assegnata, infatti, a progetti di riqualificazione di beni immobili appartenuti alla criminalità, che verranno impiegati per scopi sociali, come l’integrazione dei diversamente abili e l’accoglienza di persone disagiate”.
DESCRIZIONE SINTETICA DEI PROGETTI Lett. C BIS di cui all’ art. 2 comma 4 L.R.15/01 - GRADUATORIA Anno 2006
Opere di ristrutturazione di beni confiscati alla criminalità.
N.
ENTE
PROV
OGGETTO PROGETTO
Descrizione
1
Comune di: S. Elia Fiumerapido
FR
Ristrutturazione immobile confiscato alla criminalità.
L’immobile da ristrutturare è ubicato in una zona residenziale strategica per la vicinanza con Cassino e con l’Ospedale Civile, dato che è previsto l’utilizzo dell’immobile quale Albergo Sociale e per accogliere temporaneamente persone in situazioni di disagio come: familiari di pazienti ricoverati negli ospedali di zona, immigrati, emigrati laziali rimpatriati,ecc.
2
Comune di: Formia
LT
Ristrutturazione immobile acquisito in base alla L.575/65
La riqualificazione dell’immobile, ubicato in località Acquatraversa, nella immediata periferia di Formia, consentirà l’avvio del programma educativo presentato dall’Associazione Emmanuel, assegnataria dell’immobile in comodato d’uso, volto all’integrazione di soggetti diversamente abili e alla formazione di figli di immigrati, nonché all’inserimento di giovani meno agiati e a rischio. I lavori di ristrutturazione previsti sono:sistemazione del tetto, balconi e gronde, realizzazione nel piano interrato del refettorio, cucina e spazi per la riabilitazione, fornitura e posa delle caldaie, recinzione, cancelli, e sistemazione della piscina per le terapie riabilitative, ecc.
3
Associazione Emmanuel 2000 ONLUS
LT
Ristrutturazione immobile assegnato dal Comune di Formia a seguito acquisizione in base alla L. 575/65
L’immobile è lo stesso sopradescritto, assegnato dal Comune di Formia all’Associazione Emmanuel, ed il progetto mira a rendere fruibile la struttura per l’accesso dei disabili mediante opere murarie per l’abbattimento delle barriere architettoniche, realizzazione di un ascensore all’interno e pavimentazione delle aree esterne e realizzazione di zone esterne di verde attrezzato.
Azioni di supporto al controllo del territorio, utilizzo di strumenti tecnologici avanzati
N.
ENTE
PROV.
OGGETTO PROGETTO
Descrizione
1
Comune di: Arce
FR
Videosorveglianza. Controllo e prevenzione del territorio ai fini della sicurezza
Il comune di Arce ha autorizzato il Gruppo Volontariato “Fregellae” della Sezione di Arce dell’Associazione Nazionale Carabinieri, allo svolgimento dell’attività di tutela e sorveglianza del territorio in collaborazione con il corpo di Polizia Municipale. Saranno videosorvegliati n. 8 punti sensibili della cittadina di Arce, cioè le vie e piazze più frequentate, i giardini, le scuole medie, materna ed elementare.
2
Comune di: S. Giorgio a Liri
FR
Sistemi di videosorveglianza dei luoghi pubblici.
Il progetto prevede l’istallazione di tre telecamere e due postazioni remote nelle zone del Laghetto e del Parco Fluviale, due sale controllo e due telecamere nella piazza del Comune e nella zona del Centro Polifunzionale. Per tutte le attività correlate alla sorveglianza ed a tutti gli interventi necessari alla prevenzione e alla segnalazione di abusi, collaborano con il Comune la Protezione Civile, la P.M. e gruppi di volontari.
3
Comune di: Orte
VT
Videosorveglianza di un parcheggio coperto sito nel centro storico
Il progetto si propone di installare un sistema di videosorveglianza sia all’interno che all’esterno del parcheggio coperto, a più piani, sito nel centro storico, per prevenire i frequenti atti di vandalismo, specie di notte quando vi si aggregano giovani e minori e per arginare fenomeni di microcriminalità, quali lo spaccio e l’uso di stupefacenti.
4
Comune di: Colleferro
RM
Progetto di videosorveglianza Colleferro città sicura-
Il progetto prevede l’installazione di una centrale operativa presso la sede della Polizia Locale, una stazione ripetitrice e n. 6 punti di videosorveglianza nei giardini pubblici delle diverse zone della cittadina.
5
Comune di: San Felice Circeo
LT
Videosorveglianza
Il sistema di videosorveglianza previsto copre otto diverse zone della cittadina, oltre a cinque telecamere che saranno installate presso le tre scuole elementari e due medie.
6
Comune di: Arpino
FR
Controllo del territorio ai fini di prevenzione e sicurezza
L’impianto consiste in una Sala Controllo e 19 postazioni remote collegate via cavo ai videoregistratori siti nella sede comunale, presso il Liceo Tulliano, la Scuola Media, ecc. Inoltre, il comune e la P.M. hanno stipulato una convenzione con l’Euroafi Codacons per avvalersi dell’attività di volontari per vigilanza e tutela del patrimonio ambientale, servizio di protezione civile, antincendio boschivo, organizzazione di manifestazioni, corsi di formazione ecc.
Interventi di carattere educativo sociale per la prevenzione di situazioni di disagio o di devianza minorile
N.
ENTE
PROV.
OGGETTO PROGETTO
Descrizione
1
Unione Comuni della Bassa Sabina
RI
Progetto “Crescere insieme più sicuri”
Al progetto aderiscono i comuni di Cantalupo in S., Forano, Monopoli di S., Poggio Mirteto e Tarano per una popolazione di circa 15.000 abitanti. Coinvolgerà le Forze dell’ordine, la Cooperativa sociale Folias, i Servizi sociali, gli Istituti scolastici, l’ASL di Rieti, centri giovanili, ecc., ed avrà una durata di un anno. Gli obiettivi principali saranno: migliorare la capacità di risposta del sistema di protezione sociale rispetto al fenomeno del disagio minorile, nei casi di bullismo e di abuso e maltrattamento; promuovere attività di incontro e aggregazione. Informazione ed aggiornamento, sostegno ai genitori, educazione dei giovani alla legalità, sensibilizzazione al problema dei pericoli della strada dei ragazzi che fanno uso di auto e motorini, ecc.
2
Comune di: Frosinone
FR
Prevenzione e cura del fenomeno del bullismo.
Il progetto coinvolge studenti, docenti e famiglie per favorire la riduzione e la prevenzione di comportamenti aggressivi tra coetanei e per contribuire a migliorare la qualità del clima sociale nelle scuole del distretto di Frosinone. Avrà la durata di due anni scolastici e consisterà, come prima fase, nella diffusione di un questionario, quindi seguirà una fase di formazione con corsi della durata di 35 ore cui seguirà una terza fase di sperimentazione e verifica.
3
Comune di: Cassino
FR
Emergenza minori: bullismo
Il progetto si propone un’azione fortemente integrata tra i servizi dell’Ente Locale e la Scuola al fine di prevenire situazioni di rischio di criminalità minorile, tossicodipendenza ed emarginazione sociale. Saranno coinvolti tutti gli alunni, le famiglie, associazioni e servizi territoriali per la durata di un anno scolastico. Le risorse umane impegnate nelle attività saranno due psicologi, due assistenti sociali e sei educatori professionali con laurea in scienze dell’educazione.
4
Comune di: Cave
RM
Prevenzione del fenomeno del “Bullismo”
Il progetto si sviluppa su due livelli:
· Formazione/Informazione: insegnanti, famiglie
· Intervento nelle scuole: alunni, insegnanti, famiglie.
Insieme al comune di Cave, saranno coinvolte la scuola elementare “G.Rodari” e la scuola media “P. Metastasio”.
La formazione verrà curata da personale altamente qualificato e prevede la possibilità di uno spazio per le famiglie, perché, purtroppo, in alcuni casi è proprio il contesto familiare a rappresentare la principale “palestra” per un “allenamento” alla violenza.
Ci sarà spazio per un’attività di sportello con servizio di consulenza psicologica, e, in caso di richiesta, si potranno costituire anche “Gruppi di aiuto” per cui i genitori,coordinati e guidati dallo psicologo, potranno confrontare le loro esperienze e le loro difficoltà.
5
Comune di: Nettuno
RM
Progetto sperimentale adolescenti a rischio
L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) nella quale operano figure professionali differenziate, realizzerà, nel comune di Nettuno, una serie di interventi preventivi rivolti all’adolescente a rischio offrendo opportunità, strumenti e conoscenze collaborando con gli Enti del territorio (Servizi sociali, consultori, scuole, parrocchie, ecc.) attraverso interventi diversi, focalizzati sulla varietà dei fattori di rischio adolescenziali:droga, atti vandalici, bullismo ecc. Come per i progetti sopradescritti di analoga natura, sono previsti corsi formativi, questionari, sportelli di ascolto ecc.
6
Comune di: Sora
FR
Prevenzione ed interventi sulla devianza minorile
Il progetto, della durata di un anno, si articola in tre fasi (sperimentale, attuativa ed avanzata) e consentirà un costante monitoraggio degli interventi da attuare per prevenire fenomeni di devianza minorile quali atti vandalici, bullismo, piccolo spaccio o uso di sostanze stupefacenti, ecc. e per il reinserimento di minori già coinvolti in dette attività.
Sarà indispensabile una mediazione familiare, la collaborazione delle scuole, dell’ associazionismo, delle forze dell’ordine e delle associazioni parrocchiali, sportive e culturali.
Le attività formative saranno curate da un assistente sociale, un coordinatore tecnico, 2 educatori, 2 assistenti di base e un istruttore amministrativo.