Riceviamo e pubblichiamo
- Il 17 gennaio la Regione Lazio ha convocato un tavolo tecnico per stabilire le modalità di utilizzo dell’aeroporto Militare di Latina come aeroporto civile e non più militare.
A tale incontro, parteciperanno, “sicuramente”, i rappresentanti delle centinaia di famiglie di militari e civili che di punto in bianco dovrebbero fare le valige per spostarsi verso ignota destinazione, nonché le migliaia di cittadini di Latina Scalo, Sermoneta e Sezze che saranno sicuramente felici di aderire all’iniziativa -visto che gli aeroplani passeranno sopra le loro case - oltre i rappresentanti politici e istituzionali viterbesi che hanno ricevuto apposito invito in carta pergamena da messo regionale.
Non mancherà il nostro assessore Regino Brachetti, sempre che il suo collega Ciani lo abbia invitato, visto che quando si parla di spese è sempre meglio dare un’occhiata al bilancio.
Speriamo che almeno quest’ultimo non ripeta anche in quella occasione che l’aeroporto lo farà il mercato altrimenti proprio non si capirebbe lo scopo dell’incontro.
In effetti, a noi sfugge il motivo per cui si dovrebbe ri-chiedere un parere ai militari sull’opportunità di lasciare la storica e consolidata scuola di volo di Latina per trasferirsi altrove.
Forse non è stato sufficientemente chiaro un autorevole rappresentante dell’Aeronautica Militare, che in una recente occasione, aveva esternato tutte le sue perplessità sull’operazione che la Regione con tanta insistenza e senza specifica competenza sta portando avanti.
Perplessità che vanno a sommarsi a quelle espresse dall’Ente Nazionale Aviazione Civile, unico organismo istituzionale competente che con il suo autorevole parere ha depennato Latina con motivazioni ineccepibili che, forse solo a chi non ha a cuore la sicurezza del volo, risultano indigeste.
Allora assessore, in bocca al lupo per la riunione, le compagnie low-cost saranno sicuramente felici di portare i propri clienti a Roma passando da Latina.
Che vuole che siano 15 o 20 minuti di volo in più (per tratta) rispetto alle inflessibili e consolidate decisioni politiche.
Ah, dimenticavamo, pagherà la Regione il costo per smaltire il quantitativo di CO2 ulteriore immesso nell’atmosfera, o ci penserà il contribuente?
Comitato per l’aeroporto d Viterbo
www.aeroportoviterbo.it